Forlì-Cesena, la Finanza scopre 54 evasori totali

Forlì

FORLI'. La Guardia di Finanza ha celebrato il 246° anniversario della fondazione con una cerimonia interna alla caserma Cuppini. La ricorrenza è stata anche occasione per tracciare un bilancio delle attività operative eseguite nel 2019 dalle fiamme gialle forlivesi e richiamare il lavoro svolto, connesso all’emergenza Coronavirus, nei primi mesi dell’anno. Nel 2019 la Guardia di Finanza di Forlì ha eseguito 5.345 interventi operativi e 451 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile. Il contrasto all’evasione, all’elusione, alle frodi fiscali e alle frodi carosello rappresentano solo alcuni degli obiettivi prioritari della Guardia di Finanza. In tal senso, i Reparti del Comando Provinciale di Forlì, in linea con le direttive impartite dall’organo di vertice, utilizzando metodologie operative sempre più innovative e adottando un approccio trasversale alle investigazioni, hanno eseguito numerosi interventi di polizia tributaria ed indagini di polizia giudiziaria. In particolare, sono state concluse 122 indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria in materia penal-tributaria ed eseguiti 534 ispezioni, tra verifiche e controlli fiscali, che hanno portato alla denuncia di 123 persone per reati tributari, consentendo di individuare redditi sottratti all’imposizione diretta per circa 145 milioni di euro ed un’Iva evasa pari a 19 milioni di euro. A fronte di tali attività sono state parallelamente avanzate proposte di sequestro all’Autorità Giudiziaria per un importo pari a 40 milioni di euro. Nello specifico settore della fiscalità internazionale, sono stati conclusi numerosi interventi che hanno portato ad individuare redditi sottratti a tassazione in Italia pari a oltre 10 milioni di euro.
Il contrasto all’economia sommersa ha consentito la scoperta di 54 evasori totali, soggetti del tutto sconosciuti al fisco e, nello stesso periodo, sono stati verbalizzati 25 datori di lavoro per aver impiegato 444 lavoratori in “nero” o irregolari. Nel settore delle accise sono stati effettuati 25 interventi finalizzati a verificare il corretto assolvimento delle imposte gravanti sui prodotti energetici. Infine, nel comparto giochi e scommesse i finanzieri forlivesi hanno effettuato 32 interventi, riscontrando 7 violazioni penali alla disciplina vigente in materia.
Il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica è stato realizzato attraverso l’esecuzione di numerosi interventi orientati prioritariamente al controllo degli appalti ed all’erogazione di contributi nazionali e comunitari. Nel corso del 2019 sono state controllati contributi erogati per circa 5 milioni di euro, denunciate 3 persone e recuperati importi indebitamente percepiti pari a euro 1.177.100. Sono stati controllati, altresì, appalti per un valore di 22,5 milioni di euro. Per ciò che concerne le indebite percezioni del “Reddito di cittadinanza”, nell’ultimo bimestre dello scorso anno, sono stati denunciati 3 soggetti. Nell’ambito della spesa previdenziale e sanitaria, nonché nel settore della responsabilità amministrativa sono state eseguite numerose indagini a seguito delle quali sono stati, tra l’altro, segnalati alla Magistratura contabile 6 soggetti per danno erariale, per un importo pari a circa 1,8 milioni di euro.
Grande attenzione al contrasto dei reati fallimentari, settore di servizio ove sono stati eseguiti 29 indagini che hanno portato alla denuncia di 90 soggetti, di cui 3 in stato di arresto. Tra le indagini condotte, si ricorda, ad esempio, quella convenzionalmente denominata “FANTACALCIO”, nei confronti dell’A.C. Cesena Calcio spa, dichiarata fallita nell’agosto 2018, che ha anche consentito di scoprire false plusvalenze connesse alle cessioni di giovani calciatori per circa 30 milioni di euro e sequestrare beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per circa 9 milioni di euro. Sono stati, inoltre, eseguiti accertamenti patrimoniali, nei confronti di 60 tra persone fisiche e giuridiche, che hanno portato all’inoltro all’Autorità Giudiziaria di proposte di sequestro per oltre 2 milioni di euro e la confisca di valori e beni pari a oltre 4,5 milioni di euro.

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