Forlì, Cava-Villanova: degrado e sicurezza i nodi da sciogliere

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Il comitato del quartiere Cava-Villanova è composto da nuovi membri ed è pronto a mettere mano ai problemi emersi dalle segnalazioni dei residenti.

«Io e tutto il comitato – racconta Eleonora Visani, coordinatrice del comitato del quartiere – siamo nuovi. È ancora tutto da scoprire e un mondo che stiamo cercando di conoscere. All’inizio devo dire che non è tutto semplice». Le prime lamentele che hanno affrontato riguardano la sicurezza del quartiere. «I cittadini sono un po’ preoccupati – aggiunge la coordinatrice – dopo alcuni episodi di furti nella zona. Un primo episodio riguarda un anziano, al quale hanno rubato in casa dopo essere entrati con l’inganno. Un secondo caso riguarda il furto di una borsa lasciata all’interno di un’auto, rompendo il vetro del finestrino».

Per tranquillizzare e sensibilizzare i cittadini, il comitato ha deciso di organizzare un incontro con il vicesindaco per parlare della sicurezza e di come evitare furti di questo tipo. «Sono episodi che possono capitare ovunque – prosegue Eleonora Visani – ma noi abbiamo deciso di affrontare questo tema a fronte di alcune lamentele. Cerchiamo sempre di fare del nostro meglio per risolvere i problemi».

Quartiere che presenta delle strutture abbandonate a se stesse e che invece potrebbero diventare fiore all’occhiello del quartiere stesso. «Il polisportivo Monti – afferma la coordinatrice – ora chiuso e centro di atti vandalici da parte di ragazzini, e l’anfiteatro non adeguatamente sfruttato potrebbero essere un enorme potenziale per svolgere varie attività. Cerchiamo di far rinascere il quartiere ma ci vuole del tempo e non tutto sarà pronto subito». Non è stato facile nemmeno adeguarsi al nuovo piano amministrativo.

«Fortunatamente – evidenzia Eleonora Visani – dalla nostra parte abbiamo avuto l’associazione Cava ginnastica che ha deciso di sostenere le nostre iniziative. Devo dire però che non è stato così semplice, si tratta di un meccanismo lungo e spesso macchinoso. Parlando in generale, non sempre si riesce a trovare un’associazione giusta che riesca a mantenere gli stessi punti, può capitare che cambi qualcosa e che snaturi il progetto iniziale». Ma gli ostacoli presenti lungo la strada non rappresentano un limite. Il quartiere vorrebbe integrare tutte le fasce di età proponendo iniziative sia per i più giovani sia per gli anziani.

«Io sono nata e cresciuta – conclude Eleonora Visani – in questo quartiere. Proprio per questo sono dispiaciuta nel vederlo lasciato andare. È davvero un peccato e me ne prendo a cuore. Ma ci sono anche molte persone che non vedono solo le lamentele e sperano in un cambiamento. Siamo lenti ma lottiamo».

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