Forlì, cassa integrazione: ancora allarme

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In provincia di Forlì-Cesena, da gennaio ad aprile di quest’anno, sono 632.405 le ore di cassa integrazione utilizzate. Se si rapporta il dato rilevato al numero degli ammortizzatori sociali impiegati nel 2019 che sono stati poco più di 346.800 ore, significa che le imprese stanno ricorrendo in maniera massiccia alla cassa integrazione a fronte, non più delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, ma della conseguenza della crisi innescata dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina. «Di fatto il monte ore impiegato nel primo quadrimestre dell’anno è raddoppiato rispetto al 2019, ovviamente il dato non è misurabile con lo stesso periodo del 2020 (4.409.775 ore) e del 2021 (3.124.775) che ha visto un’esplosione legata ai lockdown che si sono susseguiti – spiega la segretaria della Cgil, Maria Giorgini –. In un quadro di tenuta resta una forte preoccupazione».

In questo quadro generale, a destare preoccupazione nel Forlivese è l’Electrolux. «All’azienda di Villanova si aggiungono anche alcune imprese del settore metalmeccanico, qualche incertezza sulla chimica, mentre al momento legno e edilizia non sembrano in generale colpiti - prosegue la segretaria –. I consumi non sono tornati ai livelli prepandemici e il loro andamento, che chiaramente incide anche sul commercio e sul turismo, dipenderà molto dalla difesa del potere di acquisto tenendo conto che ad oggi le persone si stima abbiamo perso una mensilità (tra i 1200 e i 1500 euro) nei rincari».


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