Forlì, caso Vitaldent: 5mila euro per cure mai completate

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Caso Dentix, un finanziamento di 5mila euro reso vano. Lo segnala UgCons Romagna: “Portiamo all'attenzione dell'opinione pubblica il caso di una persona che, dopo aver stipulato un finanziamento di 5.000 euro per cure dentistiche con la catena, nata in Spagna, Vitaldent, s'è trovata nell'impossibilità di portarle a termine perché nel frattempo la società era stata acquisita su scala nazionale da un altro gruppo: DentalPro. Il fatto è successo a Forlì. Come associazione stiamo seguendo la vicenda e attendiamo sviluppi. Ma riteniamo in ogni caso utile evidenziarla, anche per raccogliere eventuali situazioni simili per poter seguire più organicamente e in ogni sede la procedura che si annuncia complicata”: a parlare è Filippo Lo Giudice, responsabile dello sportello UgCons Romagna.

“Tutta la vicenda Dentix, che come UgCons Romagna abbiamo seguito tutelando centinaia di cittadini, ci dimostra che nel passaggio di proprietà da una catena dentistica all'altra o peggio ancora in caso di fallimento societario a farne le spese sono per primi i pazienti che dovevano intraprende un percorso di cure odontoiatriche che durava anni. Se la struttura chiude, nascono i problemi non soltanto di salute, ma anche economici, per migliaia di persone lasciate senza cure e con le rate dei finanziamenti da pagare”: ricorda ancora Filippo Lo Giudice.

“Anche nel caso Vitaldent la nostra assistita è stata chiamata a pagare le spese in anticipo, in assenza però di una successiva comunicazione che l'azienda stessa avrebbe chiuso i battenti. Con il risultato che a tutt'oggi non è stata ancora sottoposta ad un percorso di cura e dunque, legittimamente, chiediamo vengano riconosciuti già in questa fase i diritti acquisiti senza che lo si debba fare in un'aula di Tribunale”: continua il responsabile dello sportello UgCons Romagna.

“Riteniamo che si debba ragionare anche sulla norma generale che regola i passaggi di qualsiasi società odontoiatrica o fallimento attraverso la creazione di un fondo di garanzia, o un'assicurazione, da utilizzare per rimborsare i pazienti che hanno stipulato finanziamenti e sono rimasti con le cure interrotte in caso di fallimento. Ma questa è una battaglia da condurre su scala nazionale. In ambito locale affronteremo le situazioni caso per caso dando incarico ai legali, come abbiamo fatto anche questa volta, affinché si possano tutelare al meglio i diritti dei cittadini danneggiati”: conclude Filippo Lo Giudice che autorizza essere contattato per fornire informazioni (email: sportellodelconsumatore.romagna@ugcons.it , tel./fax 0543 31014).

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