Forlì. Casa Universaal, entrano le prime 47 famiglie

Tra novembre e dicembre 47 nuclei familiari abiteranno gli appartamenti all’interno di “Casa Universaal”, il progetto di social housing che ha visto la riqualificazione dell’area un tempo occupata dall’omonimo hotel. Un intervento al quale la stessa Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha dato seguito investendo ben 5 milioni di euro. «Il progetto è frutto della partecipazione della Fondazione al Fondo regionale per l’housing sociale, un fondo comune di investimento immobiliare, riservato ad investitori qualificati, ideato appositamente per dare una risposta al disagio abitativo nel territorio regionale - spiega Andrea Severi segretario dell’ente di Palazzo Monte di Pietà che, in occasione della “Giornata europea delle Fondazioni” promossa dall’Acri e da PhilEA, ha promosso un incontro per illustrare lo stato di avanzamento di “Casa Universaal” -. In questo caso produciamo un impatto sociale a beneficio dei cittadini che passano dall’essere condòmini a diventare una vera e propria comunità».

Ed è proprio con l’intento di trasformare questo complesso residenziale in pieno centro storico in una comunità che la gestione è stata affidata alla cooperativa sociale Dialogos e alla Fondazione Abitare per promuovere un sistema di relazioni capace di far sentire tutti gli inquilini dell’ex Universaal realmente a casa. L’interesse è stato subito alto tanto che nei primi giorni di apertura del bando per l’assegnazione sono state 250 le telefonate ricevute, 90 le mail e 200 gli appuntamenti fissati allo sportello. Sono pervenute 104 domande, di queste 53, quanti sono gli appartamenti, sono state selezionate e al momento 47 i nuclei familiari che hanno scelto di abitarci. Come da programma entro la fine dell’anno tutti i 18 bilocali e i 35 trilocali ad affitto calmierato saranno assegnati. Da una prima analisi delle domande pervenute il rapporto è di 60 stranieri e 40 italiani, sono diverse le coppie giovani e gli anziani che hanno fatto richiesta. Casa Universaal, infatti, nasce con l’intento di dare risposta all’emergenza abitativa. «Disagio che non riguarda solo studenti che non trovano casa o gli “ultimi” - conclude il sindaco Gian Luca Zattini -, ma che coinvolge anche un’altra fetta sempre più ampia di popolazione. Vogliamo stare vicino alle famiglie, ora bisogna avere cura di questa comunità che è una realtà complessa, ci sono Comuni con un numero inferiore di abitanti rispetto a coloro che occuperanno i 53 appartamenti».

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