Forlì. Carcere, organico insufficiente. “Situazione al limite”

Ferie non godute, pause per la cena saltate e riposi revocati per coprire le ore vacanti. La situazione dei lavoratori della Polizia penitenziaria che operano nella casa circondariale di Forlì è grave, a tratti gravissima. La carenza di personale, soprattutto nel settore maschile, pregiudica la tenuta stessa dell’istituto e il lavoro svolto con i detenuti in questi anni. Sicurezza e ordine sono a rischio, così come la garanzia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, costretti a turni sfiancanti e ore di straordinario. Il segretario generale della Funzione pubblica Cgil di Forlì-Cesena, Mirko Masotti, ha firmato una richiesta, rivolta al Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria e al Dipartimento amministrazione generale del personale, di un’implementazione dell’organico della Polizia penitenziaria. «Non c’è un comandante in pianta stabile, ma ne è stato assegnato uno pro tempore in missione da un altro istituto. La mancanza di personale preclude i turni e la sorveglianza dei detenuti. C’è il rischio di non ottemperare alle funzioni che questi lavoratori dovrebbero svolgere, attendendo piuttosto al sacrificio. Sono situazioni al limite, è giusto che si arrivi a una soluzione».

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