La realizzazione del nuovo carcere al Quattro è legata ad un iter giudiziario amministrativo bloccato l’ultima volta nel 2019. Per sbloccare la situazione e procedere speditamente con i lavori si è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che, al più tardi, dovrebbe essere depositata entro giugno, ovvero nei sei mesi a disposizione dall’ultima udienza del dicembre scorso. «Mi sono fatta carico della vicenda e tengo costantemente aggiornata l’amministrazione – dice la parlamentare di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri – . Si attende a breve la sentenza del Consiglio di Stato, dopo di ché speriamo che i lavori possano essere pronti a riprendere molto velocemente». Ma andiamo con ordine. L’ultima data spesa per il completamento del nuovo carcere è stata quella della fine del 2022, l’anno scorso. Ma anche questa ipotesi è andata in fumo. Precedenti date di conclusione dei lavori erano state fissate nel 2019 e 2012. E pensare che la prima pratica relativa al maxi-progetto del carcere del Quattro negli archivi del Comune risale al 2003 quando con una variante urbanistica e una conferenza dei servizi lampo venne individuata l’area in cui sarebbe dovuto sorgere il nuovo penitenziario in quanto quello attuale si trova in una struttura vetusta come la Rocca di Ravaldino che, invece, è intenzione dell’attuale amministrazione recuperare in toto.
«Quella del nuovo carcere di Forlì è una situazione complicata, siamo in una fase di stallo che ne ha minato la sua realizzazione – sottolinea la parlamentare forlivese ed ex assessora al welfare, Rosaria Tassinari –. Con il verdetto del Consiglio di Stato auspico che si possa ripartire il prima possibile perchè è necessario un nuovo penitenziario sia perché servono ambienti più decorosi per i detenuti, sia per agevolare il lavoro della polizia penitenziaria che all’interno della struttura».
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