Forlì, cabina di regia virtuale: donazione all'Irst

Forlì

Una piattaforma gestionale dedicata che faccia fronte al forte incremento delle attività di bio-banking portate avanti presso il Centro di Risorse Biologiche dell’IRST di Meldola: è questo il nuovo investimento da 40.000 euro realizzato dall’Istituto Oncologico Romagnolo grazie alla collaborazione con CEAR, Consorzio Elettricisti Artigiani Romagnolo di Forlì e Faenza, che ha sposato la causa della lotta contro il cancro. Il nuovo software installato, denominato BioManagement, consente un totale governo dei campioni presenti presso il CRB ed è stato sviluppato con l’obiettivo fondamentale di memorizzarne e mantenerne nel tempo tutte le informazioni, come per esempio condizioni di conservazione e dati sensibili, oltre che tutti gli eventi ad essi relativi, rendendone così possibile la ricostruzione a posteriori e assicurando una completa tracciabilità. Un’attività di grande impatto sul territorio in quanto, come sosteneva il prof. Dino Amadori, Fondatore ed ex Presidente IOR, «le analisi sul genoma ci hanno aperto le porte per scoprire le leggi della biologia umana. Il lavoro odierno della scienza è capire come sviluppare farmaci utili per colpire ogni singola deviazione e ristabilire così l’architettura cellulare normale. Oggi possiamo curare non solo il generico tumore, ma quella specifica forma di neoplasia per quello specifico paziente». In questa missione il Centro di Risorse Biologiche dell’IRST gioca un ruolo fondamentale, in quanto struttura dedicata alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico umano ai fini di ricerca medica, di base e traslazionale, ovvero quella branca che permette di portare le scoperte scientifiche direttamente al letto del paziente. Si tratta dell’unica Biobanca per tessuti oncologici approvata dalla Regione Emilia-Romagna, configurandosi quindi quale facility di riferimento presente e futura per il nostro territorio.

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