Forlì, Bob Dylan Day al Jump Cafè

C’è un signore americano di ottant’anni che con la sua musica e la sua poesia suscita ancora passione in milioni di persone in tutto il mondo. Robert Allen Zimmerman, Bob Dylan, è nato infatti il 24 maggio del 1941: il suo compleanno si festeggia anche a Forlì, il 27 maggio, al Jump Cafè di piazza Morgagni 7 (dalle 18.30) con il “3° Bob Dylan Day” a cura di Samuele Conficoni con lacollaborazione di Michele Minisci di Naima Foundation.

Conficoni ha 28 anni, ma il suo amore per il menestrello di Duluth lo ha già portato a scrivere saggi e articoli sul suo mito, oltre che, appunto, a inventare nel 2018, nella sua città, un omaggio a Dylan, che nel 2016 aveva ricevuto il Premio Nobel per la letteratura. La terza edizione festeggia inoltre il 55º anniversario della leggendaria tournéedel 1966.

«Dylan è un punto di riferimento per me – esordisce Conficoni, una laurea in Lettere classiche e importanti collaborazioni in campo artistico, anche con la Biennale di Venezia – potrei dire anzi che da quando l’ho incontrato per la prima volta, nel 2005, a 12 anni, non c’è stato nessun altro come lui, anche se in casa si ascoltava tanta buona musica. Dopo aver visto inoltre “Rolling Thunder Revue”, il film di Scorsese, mi sono detto che avrei voluto conoscere tutto di quest’uomo. Così ho assistito a 15 concerti, ho letto e scritto tanto… Il motivo? Dylan è stato capace di creare un meticciato straordinario fra un’esperienza letteraria di altissimo profilo e la cultura “popular”. Non a caso nella “Nobel Lecture” inviata all’Accademia di Svezia, oltre a Shakespeare, Omero dell’Odissea, Melville… citaper la sua iniziazione musicale le ballads, il country blues, Buddy Holly e la sua “Cotton fields”».

Nella “Lecture” Dylan sostiene che quel brano lo aveva trasportato in un mondo sconosciuto. «Questa è la vera lezione: il suo grande talento naturale si congiunge infatti a uno studio da autodidatta rigoroso e profondo, che gli permette di tenere insieme tanti mondi, ma è un obiettivo anche alla nostra portata. Negli ultimi anni, poi, a questo suo mondo composito si sono aggiunti riferimenti a realtà letterarie meno note, altri pezzi del “puzzle Dylan”: e la ricerca continua».

Fra lei e Dylan però ci sono due generazioni! «Ma Dylan, con le sue tante voci, i suoi diversi stili e generi, con i 39 album compreso l’ultimo “Rough and Rowdy Ways”, è ben distinguibile e allo stesso tempo universale. Anche nel momento religioso militante o nel ritorno alle radici del blues e dei generi tipici della cultura Usa, anche se tratta temi contingenti, incide sulla Storia e allo stesso tempo rimane distante dal suo tempo».

In piazza Morgagni ci sarà la Blind Boy Gunn con le setlist del Tour1966, mentre Conficoni e Minisci leggono pagine del Premio Nobel. Libero. Prenotazione: 340 5601319.

Info: 366 1512799

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