18.45. Sergio Mattarella inizia il suo intervento. Il presidente ringrazia l'istituto "Saffi-Alberghi", per "questa ambientazione così bene realizzata e per questo splendido pomeriggio". "La scuola scandisce l'anno non solo dei giovani ma delle famiglie, delle comunità, dei Paesi. E' un'opportunità la riapertura, un motivo di speranza". La scelta di venire in Romagna, ha motivato Mattarella, è stata dettata dal fatto che è stata "colpita da una devastante alluvione che ha causato vittime e distrutto abitazioni e aziende, travolgendo la vita di tante persone". Mattarella sottolinea che "l'anno scolastico parte con regolarità, nonostante l'alluvione, seppure il terremoto questa notte ha danneggiato alcuni paesi. Segno di tenacia e resistenza della Romagna. Essere qui è un messaggio di inalterata vicinanza alla gente di Romagna". Il presidente sottolinea che nei giorni successivi all'alluvione "tanti ragazzi hanno impugnato, arrivando da tutta Italia, pale scope e secchi, dimostrando che dai problemi si esce tutti insieme". La scuola italiana, ha sottolineato il Capo della Stato, "è una grande ricchezza. I limiti vengono spesso superati dall'impegno quotidiano del personale docente e non docente. In ogni ambiente cresce la consapevolezza del valore strategico della formazione, anche per l'acquisizione di una coscienza civile e democratica". La Costituzione, ha ricordato, "è aperta a tutti. Sul diritto universale si fonda uno dei pilastri della Repubblica, non tollerando esclusioni né divari. E' il luogo dove bambini e ragazzi apprendono i fondamenti della conoscenza, disegnando il cammino del proprio domani. Non c'è futuro individuale senza il sapere. L'inclusione è un obiettivo di importanza decisivo: molti passi sono stati fatti per i ragazzi portatori di disabilità ma su questo fronte non possiamo fermarci né tornare indietro". Il presidente della Repubblica ha poi analizzato la questione dei ragazzi stranieri o figli di stranieri: "Le classi sono frequentate da migranti o figli di migranti stranieri: 800mila ragazzi, il 10 per cento degli iscritti. Rappresentano un grande potenziale per il Paese: il loro inserimento farà dipendere una parte importante del futuro dell'Italia. Ma questi ragazzi, più di altri, sono esposti al problema dell'abbandono scolastico". Su questo tema si è poi soffermato a lungo: "I riflettori della cronaca recente si sono appuntati su alcuni casi di gravissima devianza che hanno visto dei ragazzi come protagonisti. Rapine, omicidi, risse tra bande giovanili, intollerabili violenze e molestie ai danni delle ragazze, inaccettabili episodi di bullismo e di prepotenza che mortifica altri ragazzi. E' necessaria un'azione di ampio respiro e a diversi livelli. Con politiche volte a investire sui giovani e sul futuro, con interventi strutturali per colmare i divari tra i territori, con strategie per ampliare le opportunità e i percorsi di integrazione e solidarietà, con la repressione dei reati, in particolare dell'attività delle organizzazioni criminali che cercano di imporsi come alternativa alla vita civile, alla legalità, alle stesse istituzioni democratiche. Tutto questo rende ancor più fondamentale combattere, con sempre maggior determinazione, l'abbandono scolastico. La scuola è la prima forma di lotta al degrado: la marginalizzazione crea ribellione".
Quanto ai docenti, ha detto: "Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi - sottolinea il capo dello Stato - aiutare la loro strada per camminare insieme agli studenti, evitando che cambino ogni anno, con la necessità di ricostruire ogni volta il rapporto con loro. Assicurando loro condizioni economiche adeguate, e restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che le compete nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recar danno ai propri figli". "Perché, come insegnava Platone 'Quando i figli presumono di essere uguali ai padri, i maestri tremano davanti agli scolari, e preferiscono adularli anziché guidarli, quando si disprezzano le leggi, e non si sopporta più alcuna autorità, allora è segno che sta per cominciare la tirannide'".
La scuola "ha bisogno di continui aggiornamenti strutturali: si deve operare per evitare l'affollamento delle classi, che penalizza i programmi di studio e le opportunità per gli alunni. Va garantita prioritariamente la sicurezza degli edifici scolastici e quella dell'alternanza tra scuola e lavoro. I genitori e i ragazzi devono vivere l'esperienza scolastica con piena serenità". La scuola secondo il presidente deve essere sempre più accogliente. "Ragazze e ragazzi hanno risorse che le generazioni più anziane neppure avrebbero potuto immaginare. Sono molti passi più avanti nelle conoscenze tecnologiche e digitali. Sono allenati a vivere in un tempo dove tutto è accelerato, globale. La scuola deve correre per stare al loro passo, e può farlo soltanto rendendo i giovani protagonisti, rafforzando il dialogo tra insegnanti e famiglie, e con la realtà sociale in cui è inserita. Dobbiamo credere nei giovani. Puntare su di loro. Aiutarli nella crescita". In chiusura si è rivolto direttamente agli studenti: "Perché la scuola siete voi, care ragazze e cari ragazzi. La scuola è il vostro cammino di libertà. Buona strada. Buon anno scolastico a tutti".
18.35. Sul palco allestito alla scuola "Saffi-Alberti" di Forlì tocca a Malika Ayane cantare, si esibisce con "Feeling better" e "Una ragazza".
18.25. Alla scuola "Saffi-Alberti" di Forlì interviene il ministro dell'Istruzione e del Merito, il professor Giuseppe Valditara, docente ordinario di Diritto romano: "La scuola deve tirare fuori le ricchezze che ogni giovane ha dentro di sé. Ripeto: ogni giovane, anche quelli con i trascorsi più complicati. Dobbiamo garantire la continuità didattica sul sostegno. Sulla scuola è intollerabile la spaccatura in due del Paese: non ci sono le stesse opportunità a Nord e Sud. La cultura del lavoro deve entrare nelle nostre scuole, il principio su si fonda la nostra Repubblica. Va ricreata la grande alleanza con le famiglie, patto fondante della nostra comunità".
18.12. Sul palco allestito alla scuola "Saffi-Alberti" di Forlì i The Kolors si sono esibiti con la hit "Italodisco": tutti i ragazzi a ballare al ritmo di "questa non è Ibiza".
18.05. L'occasione "troppo ghiotta" è l'inaugurazione dell'anno scolastico 2023/2024 a Forlì, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Così, durante lo spazio dedicato al mondo dello sport, il numero uno del Comitato Italiano Paralimpico ne approfitta per rivolgersi al ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. "Abbiamo bisogno di molto più sport pure a scuola- dice Luca Pancalli- una scuola che sia di tutti e aperta a tutti, a prescindere dalle condizioni fisiche, intellettive e sensoriali soprattutto in questo momento. Non tutti i bimbi e i ragazzi riescono ad accedere allo sport, ma la scuola è il luogo dove possiamo garantire quel diritto indistintamente. Faccio appello a voi e al governo per questo tema centrale per il mondo dello sport: noi facciamo il nostro dovere ma c'è molto di più e la squadra deve ricomprendere tutti quanti". Parlando di risultati sul campo, Pancalli, sottolinea: "E' una discesa libera velocissima verso Parigi 2024. Il 2023 ancora non è finito ma i risultati sono straordinari: l'Italia ha vinto 260 medaglie, di cui 201 ai Mondiali e 59 alle competizioni europee".
17,56. "Quando giochi a questi livelli vorresti sempre vincere ma se gli avversari sono più bravi in quel momento è giusto che vincano". Lo ha detto il capitano della nazionale di pallavolo Simone Giannelli, intervenuto alla trasmissione di RaiUno “Tutti a scuola” in diretta da Forlì, dopo la sconfitta subita dalla Polonia agli Europei. Giannelli al suo arrivo a Forlì aveva ricevuto una accoglienza da star da parte degli studenti che gli avevano chiesto selfie e autografi.
17.25. “Il Presidente Mattarella con questa visita, dimostra ancora una volta grande sensibilità e attenzione per il nostro territorio. Dopo l’alluvione, e a poche ore dalla forte scossa di terremoto che ha colpito anche la Romagna, torna per trasmettere un grande segnale di vicinanza e di sostengo concreto alla nostra comunità. I ragazzi e i docenti hanno bisogno delle sue parole incoraggianti, del suo messaggio di conforto e speranza per l’avvio del prossimo anno scolastico. Gli diamo il benvenuto in una terra che per sua natura è solidale e vicina al prossimo, improntata al valore di comunità che è proprio del nostro Presidente”, sono state le parole del sindaco di Forlì Gianluca Zattini.
17.20. "Grazie di cuore da tutta l’Emilia-Romagna al presidente Sergio Mattarella per questa visita. Grazie per aver scelto una scuola della nostra regione e per essere ancora una volta, come sempre, accanto alle nostre comunità, ferite dall’alluvione dello scorso maggio e svegliate dal terremoto di questa mattina. In particolare, siamo vicini agli abitanti di Tredozio, uno dei paesi dell'Appennino forlivese già danneggiato dalle frane, nell'alluvione di maggio, e oggi messo di nuovo alla prova. Le parole del presidente Mattarella sono un incoraggiamento per i nostri ragazzi e le nostre ragazze che stanno per affrontare un nuovo anno scolastico dopo il durissimo periodo dell’alluvione. Proprio loro sono stati tra i protagonisti degli aiuti, rimboccandosi le maniche sin da subito e dimostrando una forte volontà di ripartire, tutti insieme. Il diritto all’istruzione, come sancito dalla nostra Costituzione, va sempre garantito e anche questa volta, dopo il sisma del 2012, abbiamo lavorato perché i nostri studenti e le nostre studentesse potessero tornare tra i banchi già con la ripartenza delle lezioni”. Così la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, che ha accolto in rappresentanza del presidente Stefano Bonaccini il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per la cerimonia di apertura dell’anno scolastico all’Istituto tecnico “Saffi - Alberti” di Forlì. Presenti anche l’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e il presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca.
17.00. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la visita alla scuola "Saffi-Alberti" di Forlì, ha tenuto un incontro coi rappresentanti dell'associazione "Vittime del fango". I forlivesi alluvionati hanno chiesto al Capo dello Stato di "non dimenticare la Romagna". Il presidente ha sottolineato il lavoro che "sta facendo il generale Figliuolo" e il suo interessamento.