Forlì. Assistenti civici al servizio dei cittadini da 15 anni

L’associazione degli assistenti civici compie 15 anni. Dal 2008 un impegno costante, fatto di 20mila servizi prestati e 41mila ore di attività, che verrà celebrato domani alle 11.30 con un incontro nella sede di via Missirini, angolo corso Diaz, al quale parteciperà il sindaco Gian Luca Zattini e il vice comandante della Polizia Locale Andrea Gualtieri. Non presenze casuali visto che gli assistenti civici proprio in queste settimane passeranno dalle “dipendenze” dell’Amministrazione a quello del Corpo di Polizia. Sostanzialmente non cambierà nulla: i soldi arriveranno dalla stessa cassaforte, cambierà solo chi digiterà la combinazione. Soldi, sia chiaro, solo per svolgerà l’attività, perchè gli assistenti civici, oggi 33, non percepiscono compensi. Quanto versato dal Comune va per corsi di formazione, assicurazione, vestiario, bollette, sede.

«Siamo nati nell’agosto 2008 su iniziativa di Forlì Emergenza, le guardie ecologiche volontarie e super partes con l’appoggio dell’allora sindaco Nadia Masini e dell’allora comandante della Polizia locale Giorgio Morrone – ricorda Vanni Ravaglioli, coordinatore degli assistenti civici –: inizialmente gli assistenti civici dovevano girare per il mercato, farsi vedere. Avevamo un angolo di 30 centimetri per 30 nella sede della Polizia locale e un block notes. A ottobre ci fu il primo corso di formazione del quale siamo rimasti operativi io e un’altra persona. Decidemmo di fare un’associazione, nata nel 2009. Da lì il nostro impegno è sempre cresciuto: dal controllo di corso della Repubblica quando arriva il giro d’Italia per impedire l’attraversamento delle strade, all’accompagnamento delle persone con problemi deambulatori dalla strada ai seggi durante le elezioni, dalle iniziative del Fai al ricevimento qui in sede dei tappi di plastica che poi giriamo a ditte che in cambio forniscono una carrozzina per disabili in gestione alla farmacia di Dovadola, dalla presenza fuori dalle scuole della Merloni alla scuola “Bersani”, alla collaborazione con la Caritas di Ravaldino, fino a tutti quei servizi che ci vengono richiesti. Senza mai percepire soldi e riuscendo sempre ad essere disponibili. Non abbiamo mai detto no a nessuno. Al 30 giugno scorso abbiamo fatto 41mila ore e 20.800 servizi. Dall’inizio sono transitate dall’associazione oltre 100 persone, chi è rimasto per pochi mesi, chi per 12 anni».

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