Forlì, apre oggi il festival "Lucy" con "Frankenstein"

È con uno spettacolo coerente con gli obiettivi di un festival “technologically oriented” che Sblocco5, curatore della direzione artistica, apre oggi “Lucy”, festival dedicato alle arti performative e ai linguaggi più innovativi della scena. Dopo il brindisi di benvenuto (ore 20) al teatro Testori di Forlì il sipario si alza infatti oggi (ore 21) su “Frankenstein” con Maria Laura Palmeri, Lara Di Bello e Giuditta Mingucci, regia e drammaturgia di Ivonne Capece coadiuvata da Micol Vighi. La produzione firmata Elsinor fa parte del progetto europeo “Play-on. New storytelling with immersive technologies”. L’antico mito della “creatura” a cui viene data la vita al di là delle leggi naturali, viene ripreso con attenzione a una totale immersività nella performance. «Il nostro “Frankenstein” rappresenta una summa del lavoro dei due anni appena trascorsi – puntualizza Capece – e grazie all’utilizzo di video, ologrammi, cuffie wireless e della testa binaurale sul palco permette allo spettatore il massimo avvicinamento».

Il “Frankenstein” di Sblocco 5 guarda naturalmente a quello di Mary Shelley ma lo traduce al femminile mescolando romanzo e ricordi della vita dell’autrice e raccontando un’epoca in cui essere donne e artiste poteva essere “mostruoso” «La storia di Frankenstein è sempre stata etichettata come distopica – ancora Capece –: il futuro senza Dio, un’uomo che crea artificialmente esseri che non è più capace di controllare… Ma Mary è figlia di due progressisti, perciò non può che scrivere una grande utopia: un’epoca in cui maschile e femminile non sono più categorie classificatorie delle facoltà intellettive e delle potenzialità, la diversità non viene più percepita come mostruosa e un modello di essere umano nuovo e migliore non ci fa paura». Alle 22.15, conversazione di Dirk Neldner, direttore artistico di “Play on”. Biglietti: 16-10 euro.

Prenotazione: progetti.teatrotestori@elsinor.net 0543 722456

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