Un libro che racconta storie di alluvione e vuole raccogliere fondi proprio per chi ne è stato colpito. Storie di chi l’ha subita suo malgrado, con il tragico bilancio di danni, di chi è partito per aiutare armato solo di buona volontà e braccia forti; che evidenzia la voglia di ripartire dei romagnoli e lancia anche un messaggio positivo, quello di chi perdendo tutto o quasi, si aggrappa a quel quasi. Il libro lo ha scritto Luca Giacomoni, ingegnere meccanico nato a Cesena, cittadino di San Marino. Si intitola “Anime nel fango” e sarà presentato per la prima volta al pubblico a Forlì il 15 settembre al ristorante “Da Valdo”, in via Isonzo dalle 19, anche se prima di quella data ci sarà un’udienza privata con i capitani reggenti di San Marino, proprio perché l’autore arriva dal Titano. Il ricavato delle vendite andrà in favore di uno o più progetti per le zone alluvionate, decisi in base ai soldi raccolti.
«Ho iniziato a raccogliere testimonianze alla fine di maggio – spiega Giacomoni . Ho parlato con 26 persone che hanno dato origine a 16 racconti, perché chiaramente alcuni hanno il contributo di più voci. Storie suddivise per tipologia di situazione che i protagonisti hanno vissuto. Alcuni sono in città, quindi chi non sapeva come fare a scappare di casa quando l’acqua continuava a salire, chi è stato portato via con il gommone, chi è ha perso tutto. Altri erano in collina e nell’entroterra, dove ci sono state persone che sono rimaste isolate anche per tanti giorni, con l’impossibilità di andare via perché le strade non c’erano più, magari con la casa a rischio per le frane, chi non ha voluto abbandonare i propri animali. Un’altra parte riguarda quel contributo importante di solidarietà che c’è stato da parte di tutti coloro che si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a darsi da fare, a partire dagli alluvionati e a seguire tutti quelli che sono intervenuti per aiutare. L’ultimo settore è un racconto di speranza, di due ragazzi che grazie a questa alluvione hanno vissuto qualcosa di molto bello e importante. Il libro finisce quindi con un messaggio di speranza e fiducia».
Un lavoro non facile proprio perché iniziato poche settimane dopo l’evento, cercando testimonianze. «Sono partito dalle persone che conoscevo, poi quando si è sparsa la voce che stavo scrivendo questo libro alcuni amici mi hanno indicato le persone che avevano storie importante da raccontare, altre sono state individuate dagli stessi intervistati, si è venuta a creare una catena. Il tentativo vorrebbe essere quello di rappresentare tutti quelli che hanno vissuto l’alluvione, cercando di trasmette quelle emozioni forti che tutti coloro che ho ascoltato hanno trasmesso a me. Il coinvolgimento emotivo è stato molto forte».
Storie che riguardano il Forlivese, il Cesenate, il Ravennate, le zone più colpite dall’alluvione, «racconti – prosegue l’autore – che mi hanno confermato che lo spirito romagnolo è davvero unico nel mondo, perché a prescindere da quale sia stato il dramma che queste persone hanno subito, tutte alla fine sono riuscite a trovare un lato positivo». Il libro sarà presente nelle principali edicole e librerie di Forlì-Cesena e Ravenna.