Possibilità di lavorare da casa o di trasformare il tempo pieno in part-time, contributo economico per pagare il nido d’infanzia e mobilità condivisa per chi risiede lontano. Sono queste alcune possibilità offerte dall’Irst agli oltre 500 dipendenti con un investimento complessivo che, solo nell’ultimo anno, è stato di oltre 100mila euro. «Complessivamente – spiega Maria Teresa Montella, direttrice sanitaria Irst “Dino Amadori” – oltre il 60% del personale ha attivato e svolto attività in smart working mentre, per quanto riguarda le altre politiche messe in campo, queste hanno coinvolto poco meno di un quinto dei nostri professionisti: per l’esattezza si tratta di 90 dipendenti».
Tra le azioni già attivate, possiamo indicare l’opportunità di accedere al part-time e al lavoro agile, avviato prima del Covid e massicciamente utilizzato anche in fase post pandemica, il nido d’infanzia per bimbe e bimbi dei nostri dipendenti, la possibilità di trasformare i premi di risultato aziendale in beni e servizi, l’accesso a tariffe agevolate alla Casa accoglienza San Giuseppe, la mobilità condivisa per chi risiede lontano dalla sede di Meldola.