Forlì, al Ridolfi il Polo aeronautico e spaziale - Gallery

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Se esisteva già di nome oppure già di fatto, poco importa: l'aeroporto “Luigi Ridolfi” da anni, e soprattutto ora che ha riaperto pur tra mille difficoltà, è il nucleo attorno al quale gravitano come fossero elettroni di un atomo, Itaer, scuole di volo, centri di ricerca, il corso di laurea in Ingegneria aerospaziale, la scuola per controllori di volo dell'Enav, la neonata Academy Aviolab di Serinar. Tutti insieme costituiscono il Polo tecnologico aeronautico e spaziale forlivese, realtà unica in Italia che per sviluppare appieno le proprie potenzialità mancava di un unico, ma fondamentale aspetto: una regia.

È questa che ieri mattina, dopo un lavoro di mesi in sinergia tra Comune, Fondazione Cassa dei risparmi, Enac, Camera di commercio e Università, è stata predisposta attraverso la stipula del protocollo d'intesa per l'istituzione del Polo. Perché sì, esiste già di nome e pure di fatto, ma solo sulla carta e con le sue componenti che non sempre hanno unito le proprie eccellenze e i propri sforzi verso obiettivi capaci di farle crescere tutte assieme e in grado di sviluppare altre e ben più importanti potenzialità per tutta l'economia forlivese e romagnola.

Il protocollo mira a questo e a firmarlo al “Ridolfi” sono stati il presidente della Fondazione, Maurizio Gardini, quello della Camera di commercio, Alberto Zambianchi, il rettore dell'Alma mater, Giovanni Molari, e il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini.

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