Il quartiere Romiti ha paura. Non solo delle piogge che potrebbero arrivare con l’autunno, ma anche del silenzio da parte delle istituzioni e degli organi competenti per la manutenzione degli argini dei fiumi e dei canali. «Dopo quel drammatico 16 maggio che ha sconvolto le vite di tutti noi non si è visto più nessuno – racconta uno dei residenti di via Cormons, Roberto Mantini –. Il Comune, per quel che sappiamo, sta provando a sistemare le fognature e la Regione in questo momento sta mettendo mano agli argini mentre non siamo a conoscenza degli interventi del Consorzio di Bonifica della Romagna. Qui sono di loro competenza l’idrovora Fontana, ancora oggi guasta, e la chiusa da ricostruire visto che l’acqua ha spazzato via tutto. La piena, infatti, si è portata via la pompa e anche la saracinesca automatizzata». Insomma, il continuo silenzio e il non sapere spaventa non poco i residenti. «Queste sono opere che richiedono tempo nella loro realizzazione – continua il gruppo di residenti colpiti dall’alluvione –, bene che vada i lavori saranno affidati a settembre e ancora adesso non sappiamo quali progetti il Consorzio di Bonifica vuole attuare né tanto meno le tempistiche. Questo ci preoccupa perchè l’autunno arriverà presto». Insomma, a distanza di due mesi il quartiere Romiti e i cittadini messi in ginocchio dall’esondazione del fiume Montone del 16 maggio scorso ancora non hanno ricevuto risposte.
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