Forlì. Agriturismi, il ritorno degli stranieri

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Per gli agriturismi la stagione estiva è andata molto bene e ora sono tornati a lavorare quasi come prima della pandemia. Molte famiglie e turisti stranieri hanno pernottato nelle strutture della zona. Sembra essere così per tutta la provincia. «La stagione estiva è andata discretamente bene un po’ per tutti – afferma Maddalena Ravaioli, presidente di Agriturist e titolare dell’agriturismo La Gironda a Forlì – e rispetto alla scorsa estate la situazione è abbastanza migliorata. In realtà dipende molto da quello che si offre al cliente e dal tipo di agriturismo, noi per esempio offriamo solo pernottamento ma devo dire che abbiamo lavorato. Il nostro settore ha riaperto finalmente le porte al turismo interno ed estero, con grande affluenza di stranieri. Gli italiani si fermano negli agriturismi della zona solo per una o due notti. Siamo una tappa del loro itinerario». Anche se i turisti italiani sono solo di passaggio non manca la presenza dei turisti stranieri. «Molti più turisti tedeschi e svizzeri hanno deciso di fare tappa nel nostro agriturismo – spiega Meris Agnoletti, titolare dell’agriturismo I Merisi a Forlì, località Rovere – anche perchè la scorsa estate il turismo estero era praticamente assente per via delle restrizioni e chiusure. Inoltre, sottolineo che nonostante i notevoli aumenti dei prezzi di luce e materie prime non abbiamo applicato nessuna variazione ai prezzi dei servizi che offriamo. Sono soddisfatta della buona ripartenza, sia per il ristorante che per il servizio camere».

Però c’è stata qualche eccezione. «Abbiamo avuto – sostiene Andrea Paganelli titolare dell’agriturismo Acero Rosso a Civitella di Romagna – la stessa percentuale di famiglie e di coppie. Se per alcuni eravamo solo meta per passare un pomeriggio diverso dal solito, abbiamo avuto anche qualche turista, anche straniero, che si è soffermato anche per una settimana o 13 giorni». Quest’anno la natura sembra essere la calamita del turismo.

«C’è stata una riscoperta del nostro territorio – evidenzia Gioele Fabbri, titolare dell’agriturismo Ridolla a Premilcuore – soprattutto i grandi spazi aperti e immersi nella natura. Si parla di un turismo fluviale dove si possono fare camminate e rilassarsi senza i rumori della città. Le famiglie preferiscono scegliere mete meno esotiche. Quest’anno c’è stata un’inversione di tendenza. Bisogna preservare questi spazi incontaminati e farli scoprire a chi abita vicino. Spesso vengono più persone da lontano che quelle locali, ignare della presenza di tali posti». Alternativa valida anche per trascorrere un pomeriggio in famiglia e in tranquillità. «Anche se ci è venuta a mancare la fetta dei turisti russi, un buon 20% in meno – prosegue Gioele Fabbri – siamo riusciti a compensare con le opzioni della nostra struttura e con i turisti, anche tedeschi e olandesi, che hanno soggiornato in media 5 o 6 giorni». Non si tratta solo di un cambiare meta ma di un vero e proprio cambio di abitudini. «Molti ragazzi hanno usufruito del nostro campeggio – conclude Gioele Fabbri – fermandosi in media 3 o 4 giorni, molti scelgono le passeggiate a piedi o a cavallo lungo le cascate e altri di dormire nelle nostre casette in legno o nel borgo medievale».

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