Fondi pubblici all'editoria: l'Italia è penultima in Europa

Cesena

I presidenti di “Alleanza per le cooperative italiane”, settore cultura ed Editoria, della “Federazione Italiana Liberi Editori” e della “Federazione Italiana Settimanali Cattolici”, esprimono grande apprezzamento per lo studio presentato ieri dal Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio, “Il Sostegno all’Editoria nei principali Paesi d’Europa”.

Si tratta di un’analisi dettagliata e approfondita che, come sottolineato dal Capo Dipartimento Ferruccio Sepe e dal Sottosegretario Giuseppe Moles, sfata una volta per tutte la fake news circolata insistentemente negli ultimi dieci anni secondo cui l’Italia sarebbe l’unico Paese a sostenere l’Editoria con i soldi pubblici.

Viceversa, i dati della ricerca mettono in luce come l’Italia investa ancora troppo poco in questo settore vitale per la democrazia, e con i suoi 88 milioni di euro l’anno si colloca al penultimo posto dei Paesi Europei. Le tre associazioni, congratulandosi con il Dipartimento e il Sottosegretario per il difficile lavoro compiuto, auspicano che si proceda ora rapidamente ad abolire la norma voluta dal primo Governo Conte che prevede l’abolizione dei contributi all’Editoria a partire dal 2023

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