Fondazione Sabe, nasce a Ravenna un nuovo spazio per l'arte di oggi

Cultura

Un nuovo spazio dedicato all'arte e alla cultura si affaccia da oggi sulla scena ravennate, grazie alla Fondazione Sabe per l'arte e alla sua sede di via Giovanni Pascoli 31: una nuova figura che – si legge nella presentazione – «intende porsi quale punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell'arte contemporanea nella città di Ravenna attraverso mostre, incontri, proiezioni e altre attività culturali».
Presieduta da Norberto Bezzi e da Mirella Saluzzo, la fondazione si compone di un comitato scientifico costituito da Claudio Marra, Federica Muzzarelli e Gian Luca Tosini dell'Università di Bologna e Claudio Spadoni, ex direttore del Mar, coordinati da Francesco Tedeschi, docente di storia dell'arte all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; al critico d’arte Pasquale Fameli è affidata la direzione artistica.
«Abbiamo pensato ad uno spazio – spiega Fameli – dove la cultura non si facesse soltanto, ma ci fosse anche spazio per riflessioni e confronto. La vicinanza al Mar è strategica e crea un'area connotata».
I lavori di ripristino dell’edificio ottocentesco in cui ha sede la fondazione hanno riportato alla luce un luogo dalla profonda vocazione alla creatività: già falegnameria poi tipografia, sede per alcuni anni della galleria Ninapì, il luogo si presenta oggi con un grande spazio luminoso, con capriate in legno, che ospita le esposizioni permanenti e gli eventi, a cui si affiancano lo studio dell’artista Mirella Saluzzo, il suo archivio e uno spazio per conferenze, oltre a un ampio giardino.
Proprio le opere di Mirella Saluzzo inaugurano la sede espositiva, con la mostra "Fuori asse" a cura di Elena Di Raddo. «Le sculture recenti di Mirella Saluzzo – scrive Di Raddo nel testo critico Mirella Saluzzo. Il "respiro" della scultura – si configurano come forme fluide che nascono dalla natura stessa del materiale, l'alluminio, usato in lastre sottili. Un materiale flessibile e luminoso che l'artista può modellare tagliandolo e incurvandolo, senza modificarne la struttura. La natura stessa dell'alluminio non consente infatti di cambiarne lo spessore o di plasmarne la struttura di partenza. Si potrebbe quindi in un certo senso paragonare il gesto scultoreo dell'artista a quello che in Oriente si determina attraverso l'uso di fogli di carta con l'origami».
Di famiglia ravennate, Mirella Saluzzo si è formata all'Accademia di Brera e ha vissuto la sua vita artistica fra Milano e Ravenna. «Da tempo stavo cercando un luogo più ampio per il mio lavoro – racconta –. Questo ambiente era idoneo e, nel ristrutturarlo, abbiamo scoperto splendidi soffitti a capriate e molto spazio: abbiamo così deciso di creare una fondazione che curasse il mio archivio e potesse fare delle proposte che arricchiscano l'ambito della cultura a Ravenna».
"Fuori asse" sarà visitabile alla Fondazione Sabe per l'arte in via Giovanni Pascoli 31 fino al 19 febbraio 2022, dal giovedì al sabato dalle 16 alle 19. Ingresso libero con green pass e mascherina.

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