Fognano, rubano Gesù dal presepe

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Una scia di furti misteriosi, iniziata alcuni giorni fa con la scomparsa di parte del corredo animale e culminata martedì sera con il più sacrilego dei gesti che si possano commettere nei confronti di un presepe: Gesù Bambino è stato sottratto da ignoti all’abbraccio della Madonna. Di lui, un bambolotto delle dimensioni di un neonato, nessuna traccia. È lo strano caso del presepe a grandezza naturale che i volontari del circolo Anspi avevano allestito per le festività natalizie, come da 12 anni a questa parte, stavolta sotto il loggiato del paese.
La tradizione unisce i fedeli nel segno della natività, ma evidentemente qualcuno a Fognano non deve vederla di buon occhio, visto che non è la prima volta in cui vengono rubate figure del presepe. In passato era toccato sempre a Gesù Bambino, come hanno ricordato gli stessi volontari, annunciando amareggiati con un avviso scritto a mano che dalla scena sacra erano spariti il cammello dei re Magi e la pecorella di un pastore. «Che la cosa si sia ripetuta fa ancora più dispiacere – commentano –. Il gruppo si adopera perché il Natale sia festeggiato nel modo migliore. Ci rammarica che qualcuno sciupi la nostra gioia con questi gesti incivili». I volontari erano ancora ignari che martedì sera il copione si sarebbe ripetuto simile a quello di alcuni anni fa, con i ladri un’altra volta diretti al bersaglio grosso del presepe, il Bambinello. E, giusto per non farsi mancare niente, nella stessa serata è stato rubato anche il pupazzo di un coniglio. L’orario degli ultimi furti, secondo quanto riportato dalle responsabili dell’allestimento, dovrebbe essere collocabile tra le 21 e le 22: alcuni testimoni riferiscono di aver visto un gruppo di «tre ragazzini» aggirarsi nelle vicinanze del presepe intorno a quell’orario. «Poco dopo – afferma una delle volontarie – Gesù era scomparso».
Saranno i Carabinieri di Fognano, che ieri hanno raccolto la denuncia sporta dai volontari contro ignoti, a dover chiarire chi si sia impossessato degli animali e di Gesù Bambino. Per il modesto valore economico della refurtiva, è lecito pensare che l’obiettivo dei ladri fosse più che altro di carattere simbolico: insomma, un affronto al Natale, una provocazione, come accaduto qualche anno fa. «In quel caso gli autori – ricordano dall’Anspi – furono alcuni giovani su di giri. Lasciarono anche scritte come “Non gli faremo del male”, ma due giorni dopo restituirono il bambolotto e chiesero scusa. Sarebbe il minimo anche stavolta».

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