Focolaio in un hotel di lusso di Milano Marittima: 15 contagiati

Un focolaio in un hotel di lusso di Milano Marittima che ha coinvolto una quindicina di dipendenti scoperto venerdì scuote all’improvviso l’estate romagnola. Nessuno di loro è grave (in parte sono alloggiati al covid hotel di Ravenna), ma nel frattempo per cercare di circoscrivere il cluster e verificare la presenza di altri contagiati asintomatici sono stati eseguiti tamponi a tappeto.

La struttura ricettiva resta aperta, ma il caso fa temere per la tenuta del settore proprio nel clou della stagione. L’episodio, che segue quello del gruppo di ragazzi piemontesi in vacanza a Riccione della scorsa settimana, si inserisce infatti in un trend di contagi che continua a crescere. Dopo i 474 casi di venerdì, ieri la Regione ha ufficializzato altre 468 positività; per ritrovare numeri simili bisogna tornare al 20 maggio. All’epoca però la tendenza era in discesa, l’Emilia Romagna vedeva la zona bianca e la variante Delta ancora sembrava confinata lontano dall’Italia.

La situazione

Nell’arco di due mesi tutto sembra essere cambiato. Basti pensare che in una sola settimana a Ravenna si è tornati in tripla cifra. Con i 35 casi di ieri (su appena 663 tamponi), da domenica sono 129 i contagi accertati in provincia; per fare il paragone, tra il 24 e il 30 maggio erano a quota 109. E situazione simile si riscontra nelle altre realtà in Romagna: anche ieri Rimini (insieme a Reggio Emilia) ha fatto registrare il maggior numero di casi, 81 nuovi casi, davanti a Bologna (78) e Modena (69), Parma (39), Ravenna (35), Piacenza (20) e Ferrara (19). Numeri più bassi per Forlì (17), Cesena (16) e il Circondario Imolese (13).

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