Fiorella Mannoia lunedì 20 al Carisport di Cesena

CESENA. Le primavere di Fiorella Mannoia si rinnovano senza fine; ogni volta uguali e altrettanto diverse. Sono uguali perché ad ogni ritorno l’artista si riconferma interprete di classe e amata; diverse perché ogni volta sbocciano attorno a un elemento che ci accomuna in questo nostro tempo. È il caso di “Personale tour” il concerto che riporta Fiorella in concerto al Carisport di Cesena lunedì 20 maggio alle 21, cinque giorni dopo Bologna, e due mesi prima della data estiva romagnola nell’arena della Regina di Cattolica, il 27 luglio.
La fotografia
Fiorella questa volta sceglie un elemento personale e collettivo come la fotografia, oggi decisamente inflazionata nei numeri dl scatti e utenti. A dire il vero da tempo Fiorella, quando nel finale dei live invita il pubblico a cantare insieme a lei sotto il palco, si diverte a giocare coi selfie dei fan; in questo caso però è andata oltre, sta coltivando la fotografia come vera passione: «A New York dove ho cantato in tour, ho acquistato una macchina fotografica – ha dichiarato in una intervista –. Ho sempre fotografato, ma lo facevo col telefonino. Quando ho cominciato davvero, ho aperto una piccola pagina Instagram dove ho postato alcune delle mie nuove foto. I miei collaboratori mi hanno suggerito: perché non inserisci le foto nel tuo disco?». Così dodici canzoni dell’album sono illustrate ciascuna da una fotografia scattata da Fiorella, inerenti al brano eseguito. «Ho colto le immagini durante viaggi, incontri, momenti imprevedibili. Perché le fotografie raccontano prima di tutto delle storie, esattamente come le canzoni».
Personale
Il titolo del disco, “Personale” uscito a fine marzo, è arrivato di conseguenza e racchiude una doppia chiave di lettura, dice l’artista. «Personale esprime un punto di vista della realtà che mi circonda e sentimenti umani, e richiama a una personale di fotografia. Più in generale lo definisco un disco d’amore, sia per le storie d’amore fra due esseri umani, sia in senso più allargato verso il prossimo. Ogni canzone mi rappresenta come se l’avessi scritta io, altrimenti non riuscirei a cantarla».
Il concerto
Il tour, partito due settimane fa da Firenze con larghi consensi, concede più spazio anche alla band dell’artista. «È un disco più suonato, in cui c’è da divertirsi per i musicisti, come ad esempio si sente in “Penelope” di Ivano Fossati, con una fisarmonica che ricorda “Panama”. Desidero dare spazio ai musicisti, mi piace che si percepisca l’insieme di gruppo». Il citato “Penelope” racconta di una donna che attende con dignità e caparbietà il proprio uomo. È uno dei molti ritratti femminili del disco, come pure “Anna siamo tutti”. Fiorella ha collaborato per i brani anche con giovani autori e alcuni già lanciati, come ne “Il senso”, firmato da Zibba e Giulia Anania, che musicalmente passa dagli archi a un pop elettronico. “Smettiamo subito” è uno dei tre brani firmati da Daniele Magro pezzo cinematografico, alla James Bond. La scaletta di massima del concerto prevede pezzi di oggi e di ieri come “Il senso”, “I treni a vapore”, “Imparare ad essere una donna”, “Anna siamo tutti quanti”, “Come si cambia”, “Eri piccola così”, “Lunaspina”, “Penelope”, “Panama”, “Povera patria”, “Carillon”, “Nessuna conseguenza”, “Riparare”, “In viaggio”, “Combattente”, “Che sia benedetta”, “Sally”, “Siamo ancora qui”, “Le parole perdute”, “Sempre e per sempre”, “Quello che le donne non dicono”, “Il cielo d’Irlanda”.
La mostra
Dopo il tour potrebbe arrivare la prima “personale” fotografica di Mannoia? Lei risponde così: «Non mi sento ancora pronta per una mostra fotografica in giro per l’Italia, ma la farò quando sarò in grado di affrontare un fotografo che mi chiederà minuzie tecniche. E magari darò in beneficenza alla “Casa delle Donne”. Intanto cammino guardandomi intorno se c’è una faccia, un taglio di luce o qualcosa da fotografare».
Info biglietti: 329 0058054

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