Finalmente a Santiago!

Undicesima e ultima tappa: Padròn- Santiago de Compostela per un totale di 18 km circa. Mattinata fredda; ci si copre bene e si affrontano gli ultimi chilometri del N 550 in continua salita anche se con pendenze non eccessive. Le gambe fanno male, ogni impennata della strada è una pugnalata ai nostri polpacci; si stringono i denti, ci si incurva sulla bicicletta e si prova a spingere sui pedali con tutte le nostre forze; pedaliamo con gambe, cuore e cervello; a questo punto le ultime due componenti sono fondamentali! Metro per metro, chilometro dopo chilometro avanziamo fino a quando ci compare davanti il cartello segnaletico di Santiago: ci abbracciamo con Barbara, siamo commossi; la meta è raggiunta! Senza di lei non sarei probabilmente mai arrivato; è stata veramente un motore lodevole e instancabile, incitandomi e rimbrottandomi a seconda delle situazioni, anche quando lei era forse più in crisi di me. Ci siamo aiutati e questa solidarietà che il Cammino crea è stata veramente quel plus che ci ha permesso di arrivare, di entrare anche questa volta, la quinta, nella grande piazza della Cattedrale. Ma è stato anche il cammino di Aldo, quel cammino che tanto avrebbe desiderato percorrere; la vita purtroppo non glielo ha concesso, ma sono convinto che in tutti questi chilometri, oltre 600, ci è stato vicino e non ci ha mai abbandonato.  Dopo tanti sforzi, fatiche, dubbi, speranze attraverso il Portogallo, la Galizia, abbiamo raggiunto Santiago invasa oggi da una vera e propria moltitudine di pellegrini, in bici, a piedi, in autobus,  provenienti soprattutto dal Cammino francese, ormai saturo di gente, un vero e proprio must. Santiago è una città unica, evocativa, carica di fascino, arte e spiritualità ma ormai invasa da un flusso enorme di pellegrini; basti pensare che verso le 13 oggi erano state rilasciate oltre 1000 compostele; nel corso dell’intera giornata probabilmente oltre 2000. Santiago, la cosiddetta “città di pietra” è tanto bella da sembrare avvolta da un alone di mistero.

E’ stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1985 che ne ha sottolineato così il valore universale forgiato da milioni di pellegrini che, nei secoli hanno percorso la rotta jacobea da tutta Europa e non solo, per venerare l’apostolo. La famosa piazza do Obradoiro è il cuore pulsante di “quel museo vivente” che è Santiago. La Cattedrale è la ragione di essere di Santiago e del pellegrinaggio. E’ un prodigio di fusione dell’architettura e sculture romaniche con quelle barocche. I lavori di costruzione della Cattedrale iniziarono nel 1090 con la direzione di Maestro Bernardo “il Vecchio”. Partecipò ai lavori anche Bernardo “il Giovane”. I lavori vennero completati nel 1128. Ma la città è piena di opere monumentali come la Praza das Praterias, la Praza da Quintana, la Praza da Immaculada, il palacio de Gelmirez, l’Hostal de los Reyes  Catolicos , oggi uno degli hotel più lussuosi di Spagna, la Casa dei Canonici e tanti altri che richiederebbero un lungo elenco. Spero che la folla che ho visto oggi non uccida questa bellissima città, spero nei giovani che ho visto numerosissimi! Domani si riparte, abbiamo impacchettato le nostre straordinarie biciclette che ci hanno supportati per tanti chilometri; un bus ci riporterà a Lisbona per intraprendere il viaggio di ritorno in Italia. Siamo ai titoli di coda; è stata una esperienza fortissima, difficile e formativa; ringrazio il Corriere di Romagna che mi ha permesso di raccontarla; spero di esservi riuscito e di aver invogliato qualcuno ad intraprendere uno dei Cammini che portano a Santiago. A Santiago si arriva, ma il Cammino non si ferma qui, prosegue nella nostra vita con una dedizione e uno spirito diversi da quelli precedenti. Ringrazio anche i miei fratelli, Antonio e Daniele, che silenziosamente mi hanno assecondato in questa grande avventura. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito i resoconti di queste giornate che non sono solo un elenco di chilometri ma un percorso di vita. Probabilmente questo sarà il mio ultimo Cammino; la non più verde età consiglia e impone vacanze più misurate e tranquille. Largo alle giovani leve! Buen Camino  a tutti!

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