Quali sono le cose per cui vale la pena vivere? Provate a fare una lista o, se volete, scopritelo con Every brilliant thing, l’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe e che questa sera andrà in scena alle 21 al teatro Il Piccolo di Forlì nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo. La pièce è un’autobiografia brillante scandita da liste di «cose per cui vale la pena vivere», porta sul palco un racconto di autofiction scandita da «liste di cose per cui vale la pena vivere». Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un milione di valide ragioni. La lista che ne esce, e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, è fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub. Every brilliant thing dà vita a un racconto-confessione umano e informale di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto col padre, il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Alla fine, la lista sarà stata utile a se stesso almeno a comprendere che «…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!».
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