“Figliuolo, chi l’ha visto?”: l’amara ironia dello scrittore casolano Cristiano Cavina dopo l’alluvione

Questa volta Cristiano Cavina usa il sarcasmo, e non si risparmia nel colpire anche il personaggio che nella ricostruzione post-alluvione gode di un’apertura di credito trasversale. Francesco Paolo Figliuolo è assente, secondo lo scrittore casolano. E quindi utilizza una vignetta impostata sullo stile di “Chi l’ha visto?” per organizzare la ricerca del Commissario scomparso. E la cifra ironica che l’ha sempre contraddistinto – lui che ha saputo anche fondere narrativa e poesia per descrivere lo shock del vedere la vallata di Casola Valsenio stravolgersi per le frane e l’alluvione – lo portano a creare un identikit non avendo «notizie dal 27 giugno, quando è uscito di casa per un nuovo incarico di lavoro». Cavina è sardonico anche nel descrivere la circostanza: «Indossava una divisa dell’esercito e aveva una valigetta piena di spiccioli. Lo aspettavano in Romagna». Chi avesse notizie può chiamare la polizia di Stato, o un fittizio numero di servizio: «Ore pasti, chiedere di Giorgia».

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