Figlio in fasce portato da Cesena in Libano, padre condannato

Cesena

CESENA. Due anni e sei mesi di reclusione. A cui si aggiunge l’espulsione dal territorio italiano ed un risarcimenti da 130mila euro. Un padre libanese si è visto confermare dalla Corte d’Appello di Brescia la sentenza di primo grado per sottrazione di minore alla (ormai ex) moglie. Che dal 2005 non vede più il figlio che all’epoca era poco più che in fasce: un bambino ora ragazzino che abita in Libano con i nonni a cui è stato legalmente affidato. Un caso singolarissimo quello che nasce tra le colline di San Carlo e Borello dove l’uomo (difeso dall’avvocato Alessandro Sintucci), di professione commerciante tra Libano e Italia di pietre preziose e che nel tempo ha poi vissuto anche a Roncofreddo, si è visto contrapposto alla sua ormai ex moglie (che ora vive in Lombardia e che è difesa dall’avvocato Di Lauro del foro di Milano). I fatti nascono quando la famigliola era ancora unita in Romagna.

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