"La Fiera di Forlì va salvata ma il Comune non metterà più soldi"

Forlì

FORLI'. Autunno caldo per la Fiera di Forlì. Quello del futuro del polo espositivo di via Punta di Ferro è uno dei faldoni più delicati e intricati che compaiono sul tavolo del sindaco Gian Luca Zattini. Lo è per il numero di enti, banche, associazioni e persone fisiche che detengono quote nella compagine societaria ma soprattutto per la crisi finanziaria e non solo in cui la Fiera versa da anni. Nel 2016 si registrò un passivo di 4,9 milioni di euro, poi i conti sono stati parzialmente riassestati, ma restano in rosso. Proprio per cercare una soluzione che rilanci la struttura si stanno susseguendo tavoli su tavoli e il 18 ottobre se ne riunirà uno ritenuto determinante. Per il primo cittadino «la soluzione finale dovrà dare respiro prospettico alla società, non deve essere solo un modo per salvare temporaneamente i conti per poi averli nuovamente in dissesto tra qualche anno». Non è bastato al Comune, difatti, acquistare i padiglioni (1,7 milioni il costo) per limare i debiti. Operazione, tra l’altro, finita sotto la lente della Guardia di Finanza. «Ecco - interviene Zattini - su un aspetto sarò chiarissimo: il Comune sulla Fiera non vuole, non può e non deve metterci più soldi».

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