Feste abusive e dj in nero a Rimini e Riccione: maxi-multe in arrivo

Riccione

L’intensificazione dell’azione di controllo economico del territorio da parte delle Fiamme Gialle riminesi a contrasto in via principale sia dell’evasione fiscale e che del lavoro nero, questa volta ha riguardato l’esecuzione di un piano d’interventi presso pubblici esercizi, in collaborazione con gli Ispettori della Siae di Rimini e Riccione.

In particolare, nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e gli Ispettori della Siae hanno eseguito vari accessi ispettivi contestuali, in orari serali, in 4 locali (bar e ristoranti) tra Rimini e Riccione in cui erano in corso esecuzioni musicali con strumenti meccanici da parte di DJ e concertini con esecuzioni musicali dal vivo nelle modalità tipiche del piano-bar.

Le manifestazioni di intrattenimento in corso di svolgimento presso due locali, uno di Riccione e uno di Rimini, sono risultate “abusive”, in quanto prive del permesso Siae.

Inoltre, nel corso degli accessi, al fine di contrastare il fenomeno del lavoro nero, sono stati identificati tutti i lavoratori presenti nei locali controllati. I primi riscontri hanno permesso di accertare la posizione lavorativa irregolare di 3 disc jokey per i quali è stata omessa la comunicazione preventiva prevista per i lavoratori autonomi occasionali nonché la presenza di quattro lavoratori “in nero” intenti a svolgere le mansioni di cameriere. Pertanto, per i datori di lavoro è scattata subito, ad opera dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Rimini, la sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato manodopera irregolare in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori trovati sul posto di lavoro. Al termine dell’attività ispettiva, nei confronti dei datori di lavoro è stata contestata la cosiddetta “maxi-sanzione” che può arrivare sino ad un massimo di 10.800 euro per ogni lavoratore in “nero” per un importo complessivo, quindi di 43.200 euro, nonché l’omessa comunicazione obbligatoria prevista per i lavoratori autonomi occasionali che può arrivare fino ad un massimo di 2.500 euro per ogni lavoratore per un importo complessivo di 7.500 euro.

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