"Fellini anarchico", nuovo libro di Goffredo Fofi

Spettacoli

RIMINI. Dall'11 gennaio sarà in libreria "Fellini anarchico", nuovo libro dello studioso Goffredo Fofi. Formidabile affascinatore, Fellini ha sempre voluto meravigliare, spiazzare, divertire anche… ma al contempo è stato un acuto osservatore dell'alienazione collettiva e del «sistema» che la favorisce, oltre che l'irriverente cantore degli «ultimi», girovaghi e prostitute, sbandati e bidonisti. Ed è appunto qui che si delinea quella peculiare visione anarchica della società che attraversa in chiaroscuro l'intera sua opera.
Furono per primi due francesi, il critico André Bazin e più tardi lo scrittore Daniel Pennac, a parlare di un «Fellini anarchico» e cosciente di esserlo. D'altronde il suo cinema – sempre attento ai marginali, di cui racconta i confusi tentativi di rivolta e la fatica di vivere – si è avvalso di geniali sceneggiatori come Ennio Flaiano, Tonino Guerra o Bernardino Zapponi, alcuni dei quali dichiaratamente anarchici. Ed è indubbio che anche l'humus romagnolo e il giovanile confronto con il fascismo abbiano influito sulla sua visione della società, come risulta evidente in Amarcord, il suo film più autobiografico. Ma la diversità felliniana è altrettanto evidente in capolavori come Otto e mezzo o La dolce vita, in cui il regista prefigura la mutazione antropologica in atto in Italia, sancendo al contempo la sua irrecuperabilità di artista a un qualunque ordine borghese. Sono però le sue ultime opere – SatyriconCasanova e La voce della luna – quelle in cui la narrazione si fa metafora e giudizio, rendendo infine esplicita l'irriducibile distanza di Fellini da una società che non a caso ci mostra nella sua degenerazione festaiola e conformista, nell'euforia consumista della «sagra dello gnocco»…
GOFFREDO FOFI (Gubbio 1937) si è occupato di critica cinematografica e letteraria, ha diretto e fondato riviste di interesse culturale e politico – da «Quaderni piacentini» a «Lo straniero », da «Linea d’ombra» agli «Asini» – e ha partecipato a moltissime esperienze di intervento sociale ed educativo dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, in particolare a Palermo, Roma, Torino, Milano e Napoli. Autore di numerosi libri e pamphlet, tra cui Totò. L’uomo e la maschera (2017), Salvate gli innocenti. Una pedagogia per i tempi di crisi (2014), Strana gente. Un diario tra Sud e Nord nell’Italia del 1960 (2014), Alberto Sordi. L’Italia in bianco e nero (2015), Le zone grigie. Conformismo e viltà nell’Italia di oggi (2010), con elèuthera ha inoltre pubblicato Da pochi a pochi, appunti di sopravvivenza (2006), Il cinema del no, visioni anarchiche della vita e della società (2015) e L’oppio del popolo (2019).

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