Federico Mecozzi al Parco degli artisti con il suo "Awakening"

Spettacoli

RIMINI. «“Awakening” è un risveglio in luoghi e tempi diversi, lontani ma vicini». Così il violinista e polistrumentista riminese Federico Mecozzi descrive il suo primo album. Nella serata di lunedì 13 settembre (ore 21.15) l’artista si esibirà al Parco degli Artisti di Rimini (via Marecchiese, 387) per un live dal titolo “Awakening Symphony”, un’esecuzione del suo ultimo album in una nuova versione che vede l’accompagnamento dell’Orchestra Sinfonica Rimini Classica, composta da 42 elementi e diretta da Daniele Rossi. L’evento è organizzato dall’associazione Rimini Classica, dalla Clinica Nuova Ricerca e dal Comune Di Rimini.
Mecozzi, cosa accadrà sul palco?
«Il mio album “Awakening” sarà rielaborato e riarrangiato completamente, passando da soluzioni moderne ad atmosfere sinfoniche. I brani risuoneranno in maniera imponente e abbiamo fatto un lavoro molto intenso per la preparazione, che ci ha dato grande soddisfazione. Sentire finalmente dal vivo la mia musica eseguita dall’Orchestra Sinfonica Rimini Classica è davvero una grande emozione».
Le date riminesi non finiscono qui, perché il 17 settembre sarà nella piazza dei Sogni (a lato di Castel Sismondo) accanto a Ludovico Einaudi, con cui collabora da dodici anni. Insieme a voi anche il violoncellista Redi Hasa.
«Esatto, questo è un doppio appuntamento che mi riempie di gioia. Giocare in casa ha sempre qualcosa in più, nonostante sia magnifico girare il mondo, e sono contento di passare da qui con Ludovico. Ci accoglierà un ambiente molto suggestivo, così come è stato durante il tour estivo in cui ci siamo ritrovati a suonare in luoghi di montagna o all’alba sul mare ricreando atmosfere meravigliose perché la sua musica si sposa alla perfezione con la natura. Abbiamo ripreso a suonare in giro per l’Italia nel migliore modo possibile».
Questa estate è uscito anche il singolo “Roundelay” accompagnato da un video di Ivan Tiraferri girato nelle Valli di Comacchio, com’è nato?
«È un brano che nasce come evasione dai pensieri, un girotondo ossessivo e liberatorio che sa un po’ di estate, di luce e di aria aperta. Si tratta del secondo lavoro che anticipa il mio nuovo album di cui stiamo progettando l’uscita che però vogliamo sia insieme alla programmazione di un tour, perché portare la musica dal vivo è sempre un aspetto fondamentale».

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