Federico da Montefeltro, San Marino e un carteggio da scoprire

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Si intitola Per mantenere codesta vostra libertà l’esposizione che, dedicata al 600° anniversario della nascita di Federico da Montefeltro, è stata inaugurata ieri a San Marino, nella suggestiva cornice del Palazzo Pubblico. Anche il Titano, nella veste di membro del Comitato nazionale guidato dallo storico toscano Franco Cardini e istituito per le celebrazioni del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, celebra il Duca d’Urbino, uno dei protagonisti più iconici del Rinascimento italiano.

Per farlo, l’Antica terra della libertà ha allestito una mostra che esporrà parte del carteggio intercorso tra Federico e i rappresentati istituzionali della Repubblica, in primis i Capitani reggenti.

Venticinque i documenti che finiranno sotto ai riflettori sui 222 complessivi conservati nell’Archivio di Stato di San Marino, datati tra il 1441 e il 1482. Tutte righe, spiegano gli organizzatori, di incredibile valore e rilevanza storica in un carteggio che non vuol essere solo celebrativo, testimoniando l’ottimo rapporto di amicizia tra prestigiosi interlocutori che ha mantenuto una costanza quasi quotidiana, rispecchiando i fragili equilibri dello scacchiere internazionale dell’epoca, ma anche le alleanze che dimostrano la capacità innata della Repubblica nel sapersi destreggiarsi tra spinte opposte, in scenari molto ravvicinati.

La lettera cifrata

Quanto alla lingua utilizzata, ovvero il volgare sammarinese, non il latino, era particolarmente ostica, segnando i confini di una sua spiccata e precoce identità storica. Il titolo della mostra, “Per mantenere codesta vostra libertà”, è dunque punto estrapolato da una missiva, come esplicito riconoscimento del principio cardine che anima la storia del Titano.

Un viaggio affascinante, lo hanno definito i referenti dell’esposizione, che ripercorre le vicissitudini di un’epoca di grandi conquiste e lotte, quando la comunità sammarinese viveva nella morsa delle minacce espansionistiche delle terre limitrofe.

Anche il catalogo riserva una scoperta sensazionale: una lettera cifrata scritta dal grande principe del Rinascimento, che a distanza di quasi 600 anni è stata decodificata da tre ricercatori italiani e messa a disposizione di studiosi e appassionati, riportando alla luce un nuovo tassello della storia di San Marino, a cui Federico accordò sempre protezione e rispetto.

Una figura chiave

Figlio illegittimo di Guidantonio conte di Montefeltro e di Urbino, Federico nacque nel 1422 a Gubbio e morì a Ferrara nel 1482. Si distinse come mecenate, umanista e uomo d’arme, prima al servizio di Ferdinando 1° re di Napoli (1460) e poi per il papa Pio 2° contro Sigismondo Pandolfo Malatesta , signore di Rimini, allargando così i confini del proprio dominio (1463).

Al timone della della Lega italica vinse a Molinella (1467) contro Venezia e si oppose infine alle mire espansionistiche dei papi. In qualità di mecenate, riunì nel Palazzo Ducale di Urbino – commissionato all’architetto Laurana – i migliori talenti del suo tempo e raccolse una collezione di manoscritti ora conservata nella Biblioteca Apostolica vaticana.

L’esposizione resterà aperta sino all’8 gennaio 2023, tutti i giorni dalle ore 9 alle 17.

Ingresso libero

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