Federconsumatori: impennate le rate dei mutui a tasso variabile

Ravenna

Crescono i tassi e con loro i costi per i cittadini: i mutui lievitano di quasi 60 euro al mese. A metterlo in evidenza è Federconsumatori, che osserva come «per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile la rata, in nove mesi, è aumentata mediamente di +59,45 euro al mese». Una situazione che non sembra essere prossima a rientrare, dal momento che la Banca centrale europea continua a portare avanti una politica di rialzo dei tassi di interesse nel tentativo di contenere l’inflazione. «Gli effetti principali si vedranno - spiega ancora Federconsumatori - sulle rate di prestiti e finanziamenti, ma soprattutto su quelle ben più onerose dei mutui, che già hanno iniziato la loro corsa al rialzo. L’osservatorio Federconsumatori ha monitorato i costi dei mutui, a tasso variabile e a tasso fisso, nel 2021 e nel 2022, rilevando preoccupanti tendenze al rialzo, destinate a peggiorare». Le rate arrivano infatti a costare fino al «24% rispetto a quella di un mutuo a tasso fisso stipulato a dicembre 2021. Il relativo costo di un mutuo a tasso fisso di 115.000 euro per 25 anni, per esempio, aumenta mediamente di 31.769,40 euro nel 2022. Una somma impressionante, se si pensa che equivarrebbe a circa 57 rate mensili di un mutuo stipulato ai tassi odierni». Ancora peggiore è la situazione di chi ha stipulato un mutuo scegliendo un tasso variabile, evidenzia ancora Federconsumatori, «nel caso del mutuo a tasso variabile l’aumento incide direttamente sui pagamenti in corso e, quindi, sulle tasche dei cittadini. Nel caso di un mutuo a tasso variabile, di 115.000 euro per 25 anni, la rata mensile ha subito un aumento medio del +14%. Questo si traduce in un aggravio di +59,45 euro al mese, ovvero +713,38 euro annui. Di fatto, una rata, oggi, è pari a circa 1,7 volte il valore della rata di dicembre 2021». La richiesta, rivolta al Governo che si insedierà nelle prossime settimane e alla Banca d’Italia, è quella di «vigilare attentamente sull’andamento dei tassi applicati sui mutui, affinché, oltre ai “normali” aumenti, non si aggiungano fenomeni speculativi da parte degli istituti di credito» dice Federconsumatori. Non solo: un altro intervento considerato necessario è prevedere «un ampliamento del fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa cosiddetta Gasparrini». Federconsumatori mette anche a disposizione dei cittadini i propri sportelli per la valutazione di una surroga di un mutuo già stipulato.

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