FdI e Lega: "No al taglio dell'auto medica a Meldola"

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Rimettere l’automedica a Meldola, in provincia di Forlì-Cesena. A chiederlo, con due distinte interrogazioni, sono Massimiliano Pompignoli (Lega) e Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia). Pompignoli ricorda come «la soluzione di riorganizzazione proposta dall’Ausl di Romagna prevede una sola auto medicalizzata (Mike Romagna 3 Forlì) per tutto il distretto forlivese su un territorio di 1.100 chilometri quadrati, di cui gran parte collinare e montano, a cui si aggiunge in caso di contemporanea emergenza sanitaria che vede impegnata la Mike di Cotignola anche la copertura dei territori di Brisighella, Modigliana e Tredozio (essendo quella di Forlì l’auto medicalizzata più vicina)». Per il leghista «non è in alcun modo giustificabile la scelta di far venire meno un servizio di pubblica utilità in ragione della necessità di garantire la continuità delle prestazioni nei pronto soccorso. Quest’ultima infatti è una cosa che dovrebbe essere garantita a prescindere, ragionando su metodi organizzativi virtuosi che antepongano sempre e comunque la salute dei nostri cittadini, e mai la soppressione di alcuni servizi». Facendo seguito a un precedente atto ispettivo per fare chiarezza su questa situazione, la consigliera Evangelisti sollecita un chiarimento al direttore della centrale operativa del 118 e un intervento dell’esecutivo regionale affinché venga ripristinato un servizio essenziale per i cittadini. «Nel progetto di sviluppo del sistema di soccorso pre ospedaliero Romagna - ha spiegato Evangelisti - è prevista la sospensione dell’attività dell’automedica di Meldola, per effetto della grave carenza di medici del settore dell’emergenza. I sindaci del forlivese hanno espresso parere contrario al progetto, che prevede una riorganizzazione complessiva, in quanto l’automedica costituisce una tutela per i cittadini e un presidio di sicurezza sanitaria di prossimità. Fra l’altro, gli spostamenti nel territorio montano hanno maggiori tempi d’intervento». La consigliera di Fratelli d’Italia chiede infine «quali sono le scelte sulla politica programmatoria della emergenza urgenza a livello regionale e se siano state condivise a livello territoriale». L’atto è stato sottoscritto anche dai consiglieri Fdi Luca Cuoghi e Giancarlo Tagliaferri.

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