Fatture false ed evasione delle imposte: sequestro della Finanza ad imprenditore dell'abbigliamento attivo a Cesena

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La Guardia di Finanza di Cesena, all’esito di specifiche indagini svolte nel settore dei reati tributari, innescate da una precedente verifica fiscale, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di oltre 92 mila euro.

Il provvedimento, assunto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Forlì su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato emesso nei confronti di un imprenditore di nazionalità cinese, indagato del reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti per oltre 400 mila euro.

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Cesena hanno accertato, in particolare, che l’imprenditore, attivo nel settore del commercio di abbigliamento, al fine di abbattere il reddito e, quindi, pagare meno imposte, aveva utilizzato, tra l’altro, fatture false emesse da società riconducibili a propri connazionali di Pistoia, Prato, Prato, Firenze e Napoli.

L’articolata attività di riscontro, che ha coinvolto anche altri Reparti del Corpo, ha consentito ai Finanzieri cesenati di delineare i contorni del sistema di frode così architettato e di scoprire, quindi, che le ditte “fornitrici” erano, in realtà, vere e proprie aziende fantasma, operative solo sulla carta e prive di un reale luogo di esercizio.

Nel corso della verifica fiscale i militari hanno, altresì, constatato che la ditta ispezionata aveva irregolarmente dedotto dal reddito altre spese, per oltre 780 mila euro, così conseguendo ulteriori indebiti risparmi d’imposta.

L’operazione di servizio condotta testimonia l’impegno quotidiano della Guardia di Finanza nell’azione di prevenzione e repressione dei reati economico-finanziari, che trova nell’aggressione patrimoniale la forma più incisiva di contrasto dei connessi arricchimenti illeciti.

L’evasione fiscale, infatti, costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

Si evidenzia che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alle succitate vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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