Fase due con troppo entusiasmo. Folla a Rimini. TUTTE LE FOTO

Rimini

RIMINI. Non esageriamo proprio adesso. È la raccomandazione firmata dal presidente della Provincia. Osservando da giorni «comportamenti disordinati», Riziero Santi invita a rispettare le regole della “fase due”. La gente in giro è molta. Il Comune schiera i vigili per controllare parchi e zona mare. Giusto ieri pomeriggio due agenti in sella ai quad hanno raggiunto l’invaso del Ponte di Tiberio dove famiglie e gruppetti di amici si facevano compagnia. I vigili urbani hanno invitato le persone ad alzarsi, perché fra le attività consentite non ci sono né l’esposizione al sole né le chiacchiere in libertà. «Non lasciamoci andare» ha scritto ieri sera sulla sua pagina Facebook il presidente provinciale Riziero Santi. Il riferimento è alla “fase due” affrontata forse con quel pizzico di entusiasmo di troppo dopo due mesi di isolamento. «Godiamoci la fine del lockdown senza esagerare - ha continuato - certi comportamenti disordinati preoccupano».

Da quando è iniziata la “fase due”, infatti, le vie e le piazze del centro storico sono attraversate in lungo e in largo da pedoni e ciclisti. Stessa sorte il lungomare e le arterie di avvicinamento, per non parlare della ciclabili e dei parchi. Anche ieri è stato così. Il colpo d’occhio racconta di un numero consistente di persone fuori casa, quasi tutte con mascherina e rispettose della distanza di sicurezza. La gente però c’è, questo è innegabile. Isolata, a coppie, ma anche a piccoli gruppetti, magari familiari. In mattinata l’accesso al mercato ambulante alle Padane presentava una lunga fila, governata dai volontari della Protezione civile, grazie agli ingressi scaglionati.



L’assessore alla polizia locale Jamil Sadegholvaad, ieri mattina fino a mezzogiorno e più, ha raggiunto i luoghi caldi della “fase due”, in particolare il piazzale del porto e il lungomare in genere. Il colpo d’occhio è stato quello di un flusso di persone importante, ma nel rispetto dei protocolli di sicurezza e della distanze.
«C’era gente - ha spiegato Sadegholvaad - ma nell’assoluto rispetto delle regole. Sono stato nelle zone della marina, al porto in particolare, ho visto molte persone, a piedi, in bicicletta, ma il metro di distanza l’uno dall’altro è quasi sempre rispettate, quasi tutti indossano le mascherine».
Le “pecore nere” non mancano mai, anche se sono la minoranza, così come le occasioni di tramutare un incontro occasionali in un assembramento. «L’invito che come amministrazione vogliamo rivolgere in questo momento dell’emergenza coronavirus, la cosiddetta fase due, è il rispetto dei protocolli di sicurezza, però non devono essere le forze di polizia a rincorrere ogni capannello di persone, non è possibile, serve senso di responsabilità».
Non potendo andare a camminare in spiaggia, le persone hanno preso di mira i parchi ed è quindi più facile abbreviare le distanze. «I controlli sono sempre presenti, per il fine settimana come polizia municipale dedichiamo particolare attenzione al porto e al parco Marecchia».

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