E se in futuro vi proponessero la piadina fatta con la farina di grilli? Per ora il simbolo della gastronomia romagnola non è negli alimenti compresi in questa novità e i puristi possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora. Sta di fatto che l’Unione Europea ha autorizzato l’uso di polvere di grillo in pane, pizza, grissini, biscotti e molti altri alimenti e preparazioni.
La Commissione aveva chiesto, l’8 luglio 2020, all’Autorità europea per la sicurezza alimentare di effettuare una valutazione in merito. Il 23 marzo 2022 l’Efsa ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (il grillo domestico) intero quale nuovo alimento.
Per un periodo di cinque anni, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, cioè dal 24 gennaio 2023, solo la società Cricket One Co. Ltd è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento a base di polvere di grillo domestico, come precisato nel Regolamento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue. Altri richiedenti potranno però chiedere l’autorizzazione al commercio.
La grande maggioranza degli italiani non porterebbe mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale. Il 54% degli italiani sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’.
In quali cibi è ammessa la farina di grillo
La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi. La società vietnamita Cricket One Co. Ltd ha chiesto l’autorizzazione per l’uso della “farina di grillo” nel pane e nei panini multi cereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.