Covid, falsi certificati anti-vaccino: indagati in 20 tra Forlì e Cesena
Falsi certificati che attestavano l’esistenza di ragioni di salute che impedivano l’utilizzo della mascherina o la somministrazione del vaccino contro il Covid -19. Al centro di un’indagine appena conclusa dalla Procura di Forlì c’è un medico ligure, residente a Sestri Levante, nel Genovese, e altre 20 persone della provincia di Forlì - Cesena che avrebbero acquistato il certificato in grado di esonerarli dalla maggior parte delle norme anticontagio. Una ventina di persone alle quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte del sostituto procuratore Lucia Spirito per il reato di ricettazione e uso di atto falso. Al medico ligure, Roberto Santi, 68 anni, si contesta invece il falso ideologico. Tra i 20 indagati della provincia, oltre all’avvocato cesenate Riccardo Luzi, spicca anche l’agente immobiliare forlivese Carlo Laurenzi, che a proposito del coinvolgimento nell’indagine si dice «convinto e fermo» nelle sue posizioni anti vaccinali e anti pandemiche. «Io non mi nascondo, vado a volto scoperto - dice l’agente immobiliare, celebre sostenitore delle teorie no vax - io il certificato l’ho pagato con un bonifico e mi è arrivato regolarmente per mail». «Per mantenere fede alle mie convinzioni - dice - ho perso il 45% dei clienti, ma preferisco questo. È un anno e mezzo che non prendo precauzioni eppure non ho contratto nessun coronavirus». «Io - aggiunge - ho ricevuto la medaglia d’oro come donatore Avis e per anni ho fatto il volontario per la Croce rossa. Non mi rimangio le mie convinzioni».