Faggi e Dellai: noi romagnoli a Sanremo

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Anche la Romagna young sale sul palco dell’Ariston. I portabandiera sono dei giovani e talentuosi romagnoli: i gemelli Marco e Luca Dellai di Cattolica e la forlivese Elena Faggi. Durante la trasmissione andata in onda su Rai1 giovedì 17, Amadeus in diretta dal Teatro del Casinò ha annunciato i nomi di coloro che da Area Sanremo Tim 2020 saranno in gara tra le Nuove Proposte del prossimo 71° Festival della canzone italiana. Tra i selezionati ci sono i fratelli Dellai con il loro brano “Io sono Luca” ed Elena Faggi con “Che ne so” (firmato dalla stessa Elena insieme al fratello Francesco Faggi). Elena Faggi ha 18 anni e frequenta con ottimi risultati il Liceo Linguistico Morgagni di Forlì. Raggiunta al telefono, risponde con un tono dolce: «La mia felicita è alle stelle, mi sento come in uno stato di trance. Per fortuna al mio fianco ci sono mio padre e mio fratello Francesco, senza di loro non sarei mai riuscita ad arrivare su questo palco. Un palco importante, ho sempre sognato di poterci salire ma, wow! non pensavo di arrivarci a 18 anni!». Elena ha scritto la canzone selezionata per l’Ariston durante il lockdown, in camera sua, suonando l’ukulele: «“Che ne so” è una canzone che si presta a tante interpretazioni, ognuno può identificarsi, ognuno può interpretarla secondo il proprio vissuto – racconta –. Durante la quarantena tutte le mie emozioni così come tante situazioni erano come sospese e ho avuto bisogno di scrivere una canzone che esprimesse quello che non ho trovato in nessun altro brano. Ho pensato agli altri, di poter dare voce anche ai loro stati d’animo. In questo caso la mia produzione si è intrecciata con le capacità di mio fratello che è anche lui musicista e compositore». Elena e Francesco Faggi conducono il loro percorso artistico su due binari: come artisti singoli e insieme in una featuring speciale, come a loro piace definirla. E fratelli sono anche Marco e Luca Dellai. Al telefono rispondono alle domande in viva voce, sono dirompenti, Luca è il primo a parlare: «Siamo felicissimi, è una felicità che alleggerisce, che ti porta sopra le nuvole, da qui vediamo un nuovo orizzonte e abbiamo voglia di salire ancora». Poi è la volta di Matteo: «Il palco di Sanremo ha un’importanza estrema, stiamo provando emozioni molto forti, non ci aspettavamo di passare e invece eccoci qua…». Il loro brano non era stato scritto per il palco dell’Ariston, era qualcosa a cui non pensavano, poi la possibilità ha iniziato a prendere corpo, «e così abbiamo lavorato sul pezzo per Sanremo – spiega Matteo –. È una canzone che racconta la vita di un giovane di oggi. Non vuole essere una canzone sociale ma semplicemente raccontare un dato di fatto, rispecchiare la condizione di tanti giovani di 24 anni. Il senso di spaesamento e il desiderio di trovare un posto nel mondo». I fratelli Dellai portano sul palco la forza del loro legame gemellare: «Abbiamo il rapporto che hanno tutti i fratelli, ci amiamo ma più spesso ci odiamo – ridono –, ma quando siamo sul palco esprimiamo tutta la nostra reciproca empatia».

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