Zattaglia, molte case compromesse dall’alluvione, famiglie in difficoltà

Faenza

Si è parlato molto di Lamone, Senio, Marzeno e loro affluenti, ma tra questi manca la Sintria, che sfocia nel Senio, dalla quale è derivata stavolta una devastazione di Zattaglia ancora più consistente del maggio 2023. A farne le spese sono state anche alcune abitazioni, che la furia del torrente ha compromesso, forse definitivamente. In alcune zone, Zattaglia sarebbe da assimilare a Traversara.

Come pure ancora fortemente penalizzata è stata Villa Vezzano dove abita l’ex sindaco di Brisighella Cesare Sangiorgi: «Non ci sono state persone coinvolte a livello fisico – racconta -, ma la distruzione è evidente. In centro a Zattaglia il fiume si è alzato di circa 15 metri. Impressionante. Pertinenze di abitazioni, alberi, masserizie sono crollati nell’alveo impetuoso. E la corrente se li è portati via, scaricandoli poi a Villa Vezzano e nel Senio».

Nuovamente allagato anche il campo sportivo che era stato ripristinato da poco. Il lago artificiale in zona Calbane, circondato da alti argini, è stato come inghiottito dalla piena, che l’ha sormontato. Quella zona si è completamente inondata. Il passaggio della fiumana è stato veloce ma ha ugualmente portato via il ponte sulla strada che da Villa Vezzano va alla torre del Marino.

Ci sono tate famiglie in zone rurali in difficoltà dopo l’allagamento. Gli interventi in somma urgenza stanno provvedendo a ripulire. Il grosso viene tolto e ammucchiato. Dove è possibile è stata riattivata la viabilità. La provinciale Monticino-Calbane è stata riaperta con le dovute limitazioni.

«E’ stato fatto finora il minimo indispensabile – riferisce sempre Sangiorgi –: hanno asportato fanghi e detriti, tolto tronchi, ma tutto in modo provvisorio, le ferite restano aperte e certo non si possono lasciare le cose così, in modo definitivo».

Passare da ridente località a zona depressa ed emarginata è un attimo. Interventi di messa in sicurezza stabile sono necessari anche in queste zone, un po’ decentrate, ma non per questo da dimenticare. Inoltre molte frane del 2023, sistemate alla meno peggio, si sono riattivate: «In pratica - dice Sangiorgi - nessuna strada è a posto definitivamente. Si è aperto solo al passaggio ma servono lavori più importanti». Nella zona di Monte Mauro (parco dei Gessi) a Co’ di Sasso sono caduti enormi massi che hanno raggiunto il letto del fiume. Gli abitanti sono avviliti, c’è malessere e amarezza diffusa. La stessa presidente ad interim dela Regione, Irene Priolo, in sopralluogo al Senio nei giorni scorsi ha parlato del torrente Sintria: «A tali livelli non era mai arrivato – ha detto – e questo ha inciso molto sulla capacità del Senio che non ha retto e ha causato i danni a Cotignola e Lugo» . La Sintria dunque non è affatto da sottovalutare nei piani di messa in sicurezza per il futuro, il pericolo che può rappresentare è recidivo.

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