Il suo cellulare andrà scandagliato nei minimi dettagli, mentre i carabinieri di Faenza dovranno capire a chi appartenga il numero di telefono da cui sono partiti i messaggi: questa la decisione presa dalla giudice Antonella Guidomei nell’ambito del processo che vede imputata per stalking e sostituzione di persona una 39enne di Bertinoro. Secondo le accuse sarebbe stata lei, ora difesa dall’avvocata Rossella Ceccarini, a inserire sul sito Bakekaincontri.it, conditi da presentazioni ammiccanti e foto, i profili dell’ex moglie del suo compagno, dei figli di lei e persino del sacerdote che aveva battezzato uno dei due. E i quattro malcapitati si sarebbero ritrovati con la linea intasata dalle richieste piccanti di chi, frequentando il sito, andava a caccia di avventure sessuali. Nel processo la faentina che si è ritrovata suo malgrado sul portale hot - una 50enne - ha deciso di costituirsi parte civile con l’avvocato Luca De Tollis: il dibattimento avrebbe dovuto concludersi a inizio mese, ma nel frattempo sono emerse alcune novità circa la possibilità di eseguire verifiche accurate sul cellulare dell’imputata che hanno portato ad un prolungamento della fase istruttoria. E così ieri la giudice ha chiesto al consulente informatico della Procura di eseguire un’analisi dettagliata sull’Iphone della 39enne, sempre rimasto sotto sequestro, ma mai sbloccato: la donna, infatti, non aveva fornito le password per poter accedere ai contenuti. E questi potrebbero raccontare molto su come l’ex moglie del suo compagno, i figli di lei e il sacerdote siano finiti su Bakekaincontri.it: la relazione del consulente è attesa per il marzo del 2026.
Secondo l’accusa, l’imputata avrebbe portato avanti in prima persona anche le conversazioni con gli utenti interessati conversando con loro su Telegram, per poi chiedere di proseguire le conversazioni in privato su Whatsapp, dando i numeri di telefono dell’ex moglie del nuovo compagno. Tutto questo per ferire la donna, nei confronti della quale avrebbe nutrito una sorta di ossessione. Il sacerdote, dal canto suo, ha deciso di non costituirsi parte civile, rimanendo fuori dal processo.