Soppressione dell’Istituto Comprensivo Pascoli di Riolo e Casola

Sarà soppresso l’Istituto comprensivo Pascoli di Riolo Terme e Casola Valsenio, riferito a scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado: in pratica due asili, due elementari e due medie frequentati complessivamente da 700 alunni.
Il provvedimento rientra nel Piano di dimensionamento della rete scolastica del Paese messo a punto dal Governo, che, a parere delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, «si sostanzia in un vero e proprio taglio di risorse finanziarie e professionali a danno della scuola pubblica determinando il completo stravolgimento della rete scolastica».
C’è da chiarire subito che non spariranno i plessi, la logistica resta la stessa, almeno per il momento, ma a partire dall’anno scolastico 2024/25 l’Istituto comprensivo Pascoli cesserà di esistere e sarà accorpato all’Istituto Alberghiero di Riolo Terme: vi sarà un unico istituto che si chiamerà Omnicomprensivo, un solo dirigente scolastico (preside) per tutti i gradi di istruzione e un solo direttore dei servizi amministrativi (Dsga).
Si tratta di «un’operazione di verticalizzazione – afferma Sara Errani della Fcl Scuola -: la prima in provincia di Ravenna che prevede un unico istituto dall’infanzia alle superiori. Nel prossimo triennio saranno 21 in regione gli istituti coinvolti in questa riforma, 14 in provincia di Ravenna con ricadute sul personale e sulla qualità dell’insegnamento».
Nelle scorse settimane è stato respinto da parte della Corte Costituzionale il ricorso presentato da alcune Regioni, tra cui Emilia Romagna, Puglia e Toscana, mentre un ricorso al Tar presentato dai sindacati è stato sospeso.
La Regione Emilia Romagna si trova, così, a dare seguito alla normativa del Governo e a sopprimere l’autonomia scolastica del Pascoli. Il piano per l’anno scolastico 2024/2025, assegna alla Provincia di Ravenna 43 autonomie, quindi una in meno rispetto all’assetto attuale. In un comunicato unitario le tre sigle sindacali seppur consapevoli di una scelta improntata ad arrecare il danno minore alle realtà scolastiche, non esitano a ribadire una netta contrarietà: «Avvieremo subito un confronto con le comunità scolastiche e continueremo a opporci in tutte le sedi e i modi possibili al nuovo dimensionamento che ridurrà progressivamente l’organico dei dirigenti scolastici, dei Dsga, degli Ata,dei docenti e infine del numero complessivo delle scuole».
La sindaca di Riolo Terme Federica Malavolti rimarca «le differenti competenze necessarie per vari gradi di istruzione e le ricadute sul livello di istruzione. Nella valle del Senio avremo un unico Istituto Omnicomprensivo di 1.300 studenti. Almeno si lavori per rendere più stabili il dirigente e i docenti, perché continui cambiamenti, trasferimenti, mancanze non fanno bene alla scuola».
C’è da cogliere comunque un impressionante calo delle nascite, i cui riflessi sulle scuole sono evidenti: a Casola Valsenio in due anni (2021 e 2022) sono stati solo 12 i bambini nati.