Sfregiata a Torino la targa a Bruno Neri, il calciatore faentino che sfidò il fascismo

Mancano pochi giorni all'anniversario della morte di Bruno Neri, calciatore-partigiano di Faenza, morto in un conflitto a fuoco con le truppe nazifasciste, il 10 luglio 1944 nei pressi dell'eremo di Gamogna, appennino tosco emiliano, ed un atto vandalico si è perpetrato in piazza San Gabriele da Gorizia a Torino. Lo denuncia in una nota Francesco Aceti, direttore del Polo Culturale, Bibliotecario ed Ecomuseo del Rame, Lavoro e Resistenza di Alpette (in provincia di Torino).
Il 27 aprile 2019 con una partecipata manifestazione, fu inaugurata una targa a lui dedicata e posta sul toret (fontanella distributrice di acqua pubblica tipicamente torinese e a forma di testa da toro). Nella piazza che si trova proprio a metà strada fra lo stadio Filadelfia e lo Stadio Comunale ora Grande Torino, campi di calcio che videro Neri protagonista con la maglia granata nei fine anni trenta.
Dalla targa è stato asportato il logo dell'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) e danneggiata la foto del giocatore nato a Faenza il 12 ottobre 1910 e divenuto famoso oltre che per le sue prestazioni sportive fra Fiorentina, Lucchese e Torino, per non aver effettuato l'obbligatorio saluto fascista, nella partita inaugurale dello Stadio Comunale ora Franchi di Firenze; gesto immortalato e visibile nella fotografia che inquadra l'intera compagine gigliata.
Il 10 luglio alle ore 11 presso il toret di piazza San Gabriele da Gorizia - Torino, su iniziativa delle locali sezioni Anpi Leo Lanfranco e Nicola Grosa con l'adesione di varie entità fra cui le Circoscrizioni 8 San Salvario-Nizza-Lingotto-Filadelfia e 2 Santa Rita-Mirafiori Nord-Mirafiori Sud, si svolgerà una cerimonia in suo ricordo che prevede fra l'altro il ripristino della targa e della sua foto.
