Riolo Terme. Rinasce il collegamento di Isola: varato il nuovo ponte Bailey sul Senio

Faenza
  • 23 luglio 2025

La mattinata di mercoledì ha segnato un momento importante per la piccola frazione di Isola, nel comune di Riolo Terme. Dopo mesi di attesa e di lavori, è stato finalmente varato il nuovo ponte Bailey che restituirà alla comunità locale un collegamento fondamentale sul fiume Senio, interrotto ormai da troppo tempo a causa delle devastanti alluvioni che hanno colpito il territorio.

L’operazione di posa della struttura rappresenta il coronamento di un percorso iniziato poche settimane fa con l’avvio dei lavori affidati alla ditta Janson Bridging Italia. Un intervento che ha potuto prendere forma grazie all’approvazione della giunta dell’Unione della Romagna Faentina e al finanziamento di 650 mila euro stanziato attraverso le ordinanze numero 19 e 33 della struttura commissariale per la gestione dell’emergenza alluvione.

Il progetto ha seguito tutte le procedure necessarie: a fine 2024 Arpae ha rilasciato il nulla osta idraulico insieme alla concessione per l’occupazione dell’area del demanio idrico, permettendo così di procedere con i lavori. Ora, prima che il ponte possa essere effettivamente utilizzato dalla popolazione, sarà necessario attendere le operazioni di collaudo, già programmate per il mese di settembre.

La storia del ponte di Isola è emblematica delle difficoltà che questo territorio ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Il vecchio ponte, la cui costruzione risaliva addirittura al periodo della Seconda guerra mondiale, aveva resistito per decenni alle intemperie e al passare del tempo. Tuttavia, le alluvioni del 2023 lo avevano pesantemente danneggiato, tanto da renderlo inagibile dopo il maltempo del 2 novembre di due anni fa. In quel momento era già stata programmata la sua rimozione e sostituzione, ma gli eventi climatici estremi hanno accelerato i tempi in modo drammatico.

L’alluvione del 18 settembre 2024 e la successiva piena del Senio hanno infatti completato l’opera di distruzione, sradicando letteralmente il ponte dalla sua sede e trascinandolo via dagli argini del fiume. Un’immagine che ha colpito profondamente la comunità locale, privata di un collegamento che rappresentava molto più di una semplice infrastruttura: era un simbolo di continuità e di unione per la frazione.

La sindaca di Riolo, Federica Malavolti, ha commentato con soddisfazione questo importante traguardo, sottolineando come “la sistemazione del ponte ha ridato alla frazione di Isola la possibilità di avere un’ulteriore via per accedere all’abitato”. Ma il primo cittadino guarda già oltre, spiegando come questo intervento apra nuove prospettive per la sicurezza del territorio: “Questo intervento ci può garantire inoltre la possibilità di sistemare più a valle Via Bertossi, che vive una condizione di notevole fragilità dopo l’ulteriore alluvione del 18 di settembre e dopo anche la piena del 14 di marzo. In questo modo potremmo procedere ai vari lavori di risistemazione di difesa spondale”.

Il ponte di Isola rappresenta però solo il primo tassello di un piano più ampio di ricostruzione. Come spiega la sindaca Malavolti, altri interventi sono già in programma: “Un ulteriore lavoro si dovrà fare in Via Rio Ferrato, nei pressi della turbina, dove a causa di franamenti ci sono ancora alcune criticità”. E poi c’è la questione degli altri ponti distrutti dalle alluvioni: “Il ponte di Isola è soltanto il primo dei ponti che sistemeremo. Abbiamo iniziato dall’ultimo ponte crollato, preceduto dalla passerella pedonale e, la mattina del 17 maggio 2023, dal ponte dei Crivellari”.

Per il ponte dei Crivellari le procedure sono già in corso: il progetto è al vaglio della struttura commissariale ed è già in fase di approvazione. Subito dopo sarà la volta della passerella pedonale di Via Senio, completando così un mosaico di interventi che punta a restituire al territorio tutte le sue connessioni vitali.

Le parole conclusive della sindaca racchiudono il significato più profondo di questi lavori: “Ancora una volta Riolo si conferma una comunità che crea ponti, in modo da garantire un’unione sempre più forte e più coesa della propria gente e della propria popolazione”. Una frase che va oltre il significato letterale delle infrastrutture, per toccare l’essenza stessa di una comunità che non si arrende di fronte alle avversità e che trova nella ricostruzione non solo la ripresa materiale, ma anche la forza per rafforzare i legami sociali e la coesione territoriale.

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