Riolo terme, la grande Fiera dell’Agricoltura: al via “Agriolo”

Faenza

Un weekend, il prossimo, all’insegna della vita in campagna. Il paese sarà praticamente chiuso al traffico per fare posto ad Agriolo, quindicesima edizione della Fiera dell’Agricoltura, appuntamento del settore tra i più rilevanti in regione che, dopo la scomparsa negli anni del Covid della fiera di Faenza, ne assorbe frequentatori ed espositori.

Protagonista sarà tutto il mondo legato alla terra, ai prodotti, agli allevamenti, alla meccanizzazione con momenti di grande interesse per i professionisti e di coinvolgimento per le famiglie.

Nell’intenso programma trovano posto anche spettacolari esibizioni, simulazioni, sfilate di mezzi storici (per i 140 anni della Landini), dimostrazioni, laboratori e competizioni quali la gara dei passatelli e del taglio del tronco.

Sempre piacevole sarà assistere alla nascita in diretta dei pulcini, alla mungitura a mano della mucca e all’esposizione zootecnica degli animali della fattoria.

Per i vitelli da ristallo (già svezzati) vi sarà un’asta (sabato alle 10.30 al campo parrocchiale). Ad attirare la meraviglia degli operatori sarà la vetrina mercato della tecnologia agricola con una sessantina di espositori: trattori di ultima generazione, mietitrebbiatrici, strumenti per il florivivaismo e tutto ciò che serve per coltivare i campi.

«Agriolo – ha detto ieri la sindaca Federica Malavolti - coinvolge l’intera comunità, la cui economia si basa principalmente sull’agricoltura: i riolesi vivono l’evento in modo intenso e partecipato e sono tanti gli arrivi anche da lontano».

A preparare la kermesse è una nutrita schiera di volontari, sostenuti dagli enti istituzionali e coordinati dall’associazionismo locale: Fat Agri, Pro loco, i Luppoli e altre realtà. Il convegno “Sviluppo rurale in collina” segnerà l’apertura venerdì alle 18 presso la sala Sante Ghinassi. Si affronteranno tematiche quali “Le strategie territoriali del Gal l’Altra Romagna” e sarà fatto il punto sul Psr 2023-2027, il Piano di sviluppo rurale, le opportunità per imprese agricole e agroalimentari.

«Si tratta di argomenti – ha precisato Federica Malavolti –di diffuso interesse per gli abitanti della collina, considerato il fenomeno dello spopolamento che cerchiamo di contrastare proprio con l’agricoltura: avere terreni coltivati, significa maggiore tutela del territorio, maggiori controlli e sicurezza anche sul fronte delle frane, le cui conseguenze abbiamo imparato a conoscere».

Ad avviso di Francesco Dalmonte di Fat Agri «la ricetta più veloce ed economicamente vantaggiosa per rivitalizzare i nostri territori è quella di incentivare gli allevamenti, perciò a questo settore la Fiera dedica ampi spazi».

Per nulla trascurati saranno la tradizione, il folklore, la gastronomia: alla civiltà contadina è dedicato anche l’allestimento tematico della rotonda all’ingresso di Riolo, due buoi che trainano un carro con una botte di vino.

«Per il primo anno - ha rimarcato la presidentessa della pro loco, Paola Berti - coinvolgeremo anche la rocca e il centro storico con la scansione Borgo in Fiera».

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