Un nuovo murale a Faenza per dire no alla violenza sulle donne
L’opera, patrocinata dall’Urf, nasce dalla collaborazione con Sos Donna per celebrare i venticinque anni dell’associazione nell’ambito del progetto “Mai più donne con le spalle al muro” ed è stata realizzata dall’artista francese Coquelicot Mafille.
L’opera
Il bando era rivolto esclusivamente ad artiste internazionali: «Abbiamo dovuto scegliere fra ben 43 bozzetti – spiega Bianca Maria Canepa di Distretto A – provenienti da ogni parte del mondo. La proposta di Coquelicot ci ha colpito per la leggerezza ed il senso di libertà che trasmette».
Il murales rappresenta infatti una ballerina colta in un momento di slancio, ed è l’artista stessa a raccontare i dettagli della propria creazione: «Ho voluto mostrare non una donna vittima, ma dare risalto alla vitalità e al coraggio, nel momento in cui si apre abbandonandosi ad un nuovo percorso. Sullo sfondo ho inserito un motivo tipico della ceramica faentina, quello del pavone, uccello che simboleggia il cosmo, un breve testo poetico sulla femminilità e alcuni gabbiani in volo».
Una donna forte e libera
Il murales ha soddisfatto anche le promotrici di Sos Donna: «Il nostro desiderio per i venticinque anni dell’associazione – afferma l’operatrice Elisa Ottaviani – era dare alla città un’opera che restituisse l’immagine di una donna forte, libera e autodeterminata, nella quale tutte potessero riconoscersi. La collaborazione con l’associazione del quartiere si è rivelata veramente preziosa».
È ormai da una decina d’anni che Distretto A si impegna per la rigenerazione urbana del centro puntando sull’arte. In primavera l’artista sardo Tellas aveva realizzato un graffito sulla facciata dell’ex Do in via Mura Mittarelli: «l’arte di questo tipo – prosegue Canepa – veicola in maniera potente messaggi positivi, come la lotta alla violenza sulle donne. Va detto che non sono tante le amministrazioni comunali che permettono interventi del genere».
Non farsi mettere spalle al muro
Il sindaco Giovanni Malpezzi plaude all’iniziativa, sottolineando che «il lavoro di Sos Donna offre un supporto insostituibile e duraturo per molte donne», mentre l’assessore Claudia Gatta si sofferma sul concetto trasmesso dal murales: «È un’immagine che parla dell’autodeterminazione della donna, che invita a non farsi mettere con le spalle al muro e ad abbandonare una posizione di passività». Il murales di Coquelicot Mafille verrà inaugurato sabato alle 17 con un percorso che partirà da piazzetta Carlo Zauli e, seguendo alcune tappe attraverso altre opere di arte urbana, si concluderà in via Montalto.