Motociclismo, Faenza dà il benvenuto all'imprenditore Dovizioso

Faenza

Il debutto di Andrea Dovizioso come gestore di una pista da cross è avvenuto lunedì sera in un teatro Sarti gremito di appassionati dei motori. Prima uscita ufficiale di Dovi nelle vesti di patron della Rpm, la società che si è assicurata, per i prossimi venti anni, la gestione del tracciato di Monte Coralli che diventa 04 Park proprio in onore del pilota forlivese.

Sul palco del piccolo, storico e accogliente teatro faentino è andata in scena la proiezione del docufilm “Motor Valley”, presenti numerosi faentini importanti (anche di adozione) tutti accomunati dalla passione per i motori. A presentare la serata un altro manfredo doc, Boris Casadio, ora voce del Misano World Circuit Marco Simoncelli, che ha mosso i primi passi proprio nel campo di fango di casa.

Parterre de roi

Fra gli ospiti Giancarlo Minardi, ex patron dell’omonima scuderia di F1 e direttore ora di Formula Imola, Nadia Padovani alla guida del Gresini Racing, Massimo Rivola amministratore delegato di Aprilia Corse e Otello Valenti direttore del personale Alpha Tauri, gli autori del docufilm, il regista Stefano Ferrari e la sceneggiatrice Miria Burani.

Il tema erano i grandi marchi costruttori di automobili e motociclette nati lungo la via Emilia. Impossibile non toccare il grande progetto che riguarda il crossodromo cittadino. Isola non è solo il cognome del primo cittadino di Faenza, ma il nome della località sull’argine del fiume Lamone dove nacque il primo crossodromo, padre poi del Monte Coralli.

La serata di Dovi

Nel presentare Dovizioso, Casadio si è commosso, ricordando un passato vecchio di oltre 25 anni, quando il pilota, ancora bambino, girava sulle cunette del tracciato di Faenza con una piccola moto da cross di 65 cc e un casco troppo grande per lui.

«Sono onorato di presenziare a questa serata - ha detto Andrea - avremmo già dovuto iniziare i lavori per migliorare la pista ma la pioggia li ha fatti slittare a giovedì. È un sogno partire con questo progetto e creare una pista e un centro sportivo come volevo. Ho provato a vincere in MotoGp per tanti anni, ma ora torno alla passione che ho fin da bambino e che mi ha trasmesso mio padre (Antonio presente in sala ndr). Bisogna sognare per fare cose importanti e qualche cosa di bello, come mi ha detto prima anche Minardi e noi lo stiamo facendo. È la situazione giusta per fare divertire gli appassionati, accogliere gare importanti e un centro sportivo federale che possa far crescere il cross. Sarà un’anomalia in uno sport come il nostro che è di nicchia, ma la struttura che ho in mente sarà qualcosa di più di un normale tracciato di motocross. È un progetto complicato da realizzare, ma ho molta passione».

È un’Isola... felice

Il primo cittadino pare aver capito e condiviso l’importante di questo passaggio. «Dobbiamo ringraziare Dovizioso per aver costruito con noi un progetto coraggioso, pieno di passione e anche per la pazienza nei tempi necessari per lavorare con l’amministrazione pubblica. Tra l’altro stiamo preparando un secondo grande progetto che ha come tema la passione per i motori».

Braccia aperte anche di Corsini che ha snocciolato numeri impressionanti. «Sotto la guida di Dovizioso, il Monte Coralli può diventare uno dei campo cross più importanti di Europa. Ricordo che già ora ci sono 90.000 addetti al lavoro nelle varie aziende della Motor Valley, per un fatturato totale di 16 miliardi di euro, di cui 7 per le esportazioni, oltre a portare due milioni di turisti. I nostri circuiti non bastano a soddisfare le domande di spazi per ospitare iniziative che riceviamo, quindi ben venga questo nuovo impianto per il fuoristrada».

Dovi vuole diventare faentino di adozione e cominciare qui la sua nuova sfida professionale.

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