Gli sbandieratori di Faenza e il dissidio con la Fisb, i rioni: "Siamo nel giusto"

Faenza

Un incontro informale, quello di lunedì sera tra i capi rione e il Consiglio dei dieci, per fare il punto sulla controversa situazione dei rapporti incrinati con la Fisb nel settore bandiere. La Federazione italiana sbandieratori ha scelto Montagnana per la Tenzone Aurea di settembre, escludendo Faenza, e non ha ancora risposto affermativamente alla domanda di iscrizione per l’anno in corso del Gruppo sbandieratori e Musici del Palio del Niballo.
In pratica potrebbe verificarsi un’esclusione non solo dai campionati Italiani, ma addirittura dalla Fisb e penalizzazioni come retrocessioni a campionati inferiori. Nulla è ancora definito.
Dall’incontro è emersa «la volontà di essere compatti come rioni, insieme all’Amministrazione, nella posizione che crediamo giusta cioè: siamo Campioni italiani, siamo fondatori della Fisb, abbiamo tutte le carte in regola per l’iscrizione e crediamo che la Fisb non abbia motivazioni valide per poterci escludere».
Si resta pertanto in attesa di una risposta alla lettera che l’Ufficio Palio ha inoltrato nei giorni scorsi: «Mal si comprende come nelle more delle verifiche o regolarizzazioni tuttora in corso possono essere assunte e comunicate decisioni, peraltro al momento sprovviste di motivazioni».
Insomma il mondo rionale è convinto che l’estromissione sarebbe un “pretesto” a scopo di “ritorsione” attuato dalla Fisb nei confronti di Faenza dopo la partecipazione di un gruppo manfredo di sbandieratori all’inaugurazione dei Mondiali in Qatar, aggirando l’organo superiore.
Il Gruppo Sbandieratori è emanazione del Comune, pertanto ritiene quella partecipazione ammissibile e regolare, come pure reputa conforme alle norme il parametro richiesto dall’iscrizione, cioè di essere una Aps (Associazione di promozione sociale), essendo il Comune un Ente in cui è intrinseco tale parametro.
Negli anni ’90 per altri dissapori fu Faenza ad estromettersi di sua iniziativa dalla Federazione per tre anni: vi rientrò nel 1996. Perciò a parere di molti l’esclusione non sarebbe un dramma.
Emerge inoltre che, cambiando quest’anno il direttivo della Fisb, potrebbe risanarsi anche il clima nei rapporti. Oltretutto la Fisb come organo non è riconosciuto dal Coni o da entità superiori, pertanto è solo un’associazione che si è data delle regole non ratificate da altri ma dagli stessi membri. Con il nome di Fisb il Coni riconosce infatti la Federazione italiana sport bowling.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui