Torna "Fiato al Brasile": atmosfere carioca invadono Faenza

Faenza

FAENZA. Da diversi anni i primi giorni di febbraio portano a Faenza una gradita ondata di colore tutta sudamericana: è la forza di “Fiato al Brasile”, festival musicale giunto alla nona edizione e dedicato al dialogo con la nazione carioca. La novità principale del 2020 è l’allargamento della collaborazione al Nord America: oltre alla Scuola di musica Sarti, capofila per gli eventi faentini, e a prestigiose realtà brasiliane come Accademia Alma, Usp di Ribeirao Preto, Udesc e IFSC di Florianopolis e la scuola di musica di San Paolo, da quest’anno si aggiunge la Miami University dell’Ohio.

La partnership

La sinergia fra i musicisti italiani, brasiliani e statunitensi sarà messa a frutto in questi giorni per una serie di concerti ad ingresso libero in diversi spazi della città manfreda (Mic, Ridotto del Teatro Masini, Auditorium del Palazzo Studi, Bistrò Rossini), cui prenderà parte una nutrita schiera di docenti e studenti: la trasferta è resa possibile anche grazie al lavoro svolto dall’Associazione Gemellaggi e all’ospitalità di alcune famiglie. Sono infatti 23 gli studenti provenienti da oltreoceano che soggiornano in questi giorni a Faenza (19 dal Brasile e 4 dagli Usa) oltre a 15 i docenti.

Le date

I giorni culminanti del festival saranno quelli di sabato 8 e domenica 9 febbraio, con due concerti al Museo Internazionale delle Ceramiche: nel programma di sabato spicca in modo particolare la presenza di un brano in prima esecuzione mondiale assoluta. L’appuntamento di questa sera è invece in Pinacoteca Comunale, alle 21, per un concerto che vedrà esibirsi Paola Lorenzi come solista e Josè Gustavo de Camargo alla direzione del Fab Fluteclarinet Ensemble.

I commenti

«Fiato al Brasile è un evento che fa ormai parte dell’immaginario collettivo della città – commenta il vicesindaco Massimo Isola – oltre che un laboratorio dove si costruiscono progetti e si mescolano culture. A renderci particolarmente orgogliosi è anche il fatto che una parte del progetto possa svolgersi nella nuova sede della Scuola di musica».
«La collaborazione con scuole e università internazionali – aggiunge Donato D’Antonio, coordinatore della Sarti – è un valore aggiunto per i nostri studenti, che possono così rapportarsi con un contesto veramente ampio. I ragazzi hanno iniziato a studiare le partiture già da settembre, ad inizio anno scolastico». L’edizione di quest’anno prelude a quella del decennale nel 2021: ricorrenza per cui sono state già annunciate iniziative celebrative, oltre che una ancora più stretta collaborazione con i canali istituzionali dei Paesi coinvolti.

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