Fatture gonfiate a Modigliana, 11 a processo

Nessuno degli 11 imputati nel procedimento penale per l’operazione “Feudo”, che nel dicembre scorso aveva scoperchiato un collaudato sistema di appropriazione di denaro pubblico nel comune di Modigliana, affronterà i rischi di un dibattimento. Tutti hanno scelto riti alternativi nel corso dell’udienza preliminare di ieri avanti il giudice per l’udienza preliminare Maurizio Lubrano, alla quale si è presentato personalmente anche il sindaco della località, Jader Dardi, che tramite l’avvocato Matteo Olivieri ha presentato la costituzione di parte civile. Fra gli imputati ci sono anche due faentini, Giancarlo Fantinelli e Giuseppe Schiavo (assistiti dagli avvocati Davide Pezzi ed Enrico Ferri), che hanno chiesto il rito abbreviato condizionato all’espletamento di alcune prove, mentre Rolando Albani e Ilaro Albonetti (avvocati Sabrina Mancini e Marco Mercatali) hanno richiesto l’abbreviato semplice. Diversa la decisione del principale imputato, Flavio Magalotti, ex dirigente per il comune di Modigliana dell’area lavori pubblici, accusato di essere l’ideatore di un vero e proprio sistema di malversazione del denaro pubblico: tramite l’avvocato Vittorio Manes ha presentato istanza di rimessione degli atti alla Corte Costituzionale contro l’applicabilità al suo assistito di alcune norme ostative della cosiddetta “legge spazzacorrotti”, e in subordine richiesta di rito abbreviato condizionato. Gli altri cinque hanno scelto la strada del patteggiamento; si tratta di Stefano Cavina, titolare della impresa “Cg Edil” di Tredozio (difeso dall’avvocato Lorenzo Valgimigli) e Stefano Fabbri, amministratore unico della società “Venturelli Romolo srl” ed ex presidente del Forlì Calcio (tutelato da Fabrizio Bellavista), oltre a Gianluca Rossi di StarPneus (avvocato Jonata Peperoni), Roberto Rossi e Angelo Lorusso dell’autocarrozzeria R.L. (assistiti dall’avvocato Gianluca Betti). Infine l’avvocato Carlo Spagnoli, per Gilberto Fabbri, ha richiesto la restituzione degli atti alla Procura della Repubblica per un supplemento di indagini.