“Mi auguro che le promesse del governo di garantire il 100% del rimborso dei danni vengano mantenute, perchè ad oggi, purtroppo, dopo un anno, non è assolutamente così”. E’ la nuova stoccata del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che questa mattina era a Faenza per la giornata di ringraziamento ai volontari dell’alluvione. “Il primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari. Tutto il resto lo risolveremo. Bisogna dopo un anno che si riesca a risolvere un po’ più in fretta e meglio ciò che rimane indietro”, ha esordito il governatore. “Noi vogliamo collaborare nell’interesse di quelle persone che hanno perso tutto. Dobbiamo accelerare sulla parte dei cantieri che in gran parte sono aperti, ma che mancano a volte di quel personale che doveva arrivare e che, purtroppo per le norme scelte, come avevo segnalato, non è arrivato”, osserva Bonaccini, che ha ringraziato le persone che hanno dato una mano alle popolazioni colpite dall’alluvione del maggio 2023. “Noi vogliamo avere fiducia, c’è tutta la nostra passione e determinazione. Oggi un grande abbraccio e un grazie collettivo va alle migliaia di persone che ancora una volta hanno dimostrato come la generosità e la solidarietà, ma anche la professionalità, sono state messe al servizio di una terra molto segnata, ma che ogni volta dimostra di saper reagire. C’è molta Emilia-Romagna in questo: l’idea che quando cadi ti rialzi, ma prima di correre guardi se qualcuno è rimasto indietro e ha bisogno che gli venga tesa la mano”, conclude il presidente della Regione.
L’incontro di Faenza
Una giornata per dire “grazie”. Grazie a tutti coloro che, a diverso titolo, con o senza uniforme, accorsero in quei terribili giorni del maggio di un anno fa, per soccorrere e aiutare i cittadini delle zone colpite dall’alluvione. Una giornata per ribadire gli impegni per i legittimi aiuti ancora necessari. Ma soprattutto per ricordare le 17 vittime, uniche perdite irreparabili.
“Una giornata per dire grazie. Alluvione, un anno dopo”: questo il titolo del grande evento organizzato dalla Regione Emilia-Romagna insieme all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in corso al PalaCattani di Faenza con oltre 2000 invitati: Protezione civile, istituzioni, forze dello Stato, mondo del volontariato. Per tutti i presenti una borsa di tela con il libro “Quel che conta”, realizzato dall’Agenzia di comunicazione e informazione della Giunta regionale e gli scatti del fotografo cesenate Marco Onofri, oltre una spilla ricordo della Protezione civile.
All’ingresso dei partecipanti, sono seguiti i saluti introduttivi di Castrese De Rosa, prefetto di Ravenna, e Massimo Isola, sindaco di Faenza; poi Michele de Pascale, presidente della Provincia di Ravenna, in rappresentanza di Upi Emilia-Romagna; Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, in rappresentanza di Anci Emilia-Romagna; infine, Matteo Lepore, sindaco metropolitano di Bologna.
Isola e De Pascale
Commosso l’intervento del sindaco di Faenza Massimo Isola: “Dodici mesi fa questo palazzetto ospitava centinaia di persone silenziose e commosse, gente che aveva perso le loro abitazioni e non sapevano se avevano perso familiari e amici. Io ero presente e ho visto scene che non potrò mai dimenticare”.
Così Michele de Pascale: “Questa terra è fatta di una generosità spontanea e ne abbiamo avuto la prova. Siamo riconoscenti a tutti gli organi di stampa per il grande aiuto in momenti così difficili”.